MAURIZIO CROZZA – LA COPERTINA DI BALLARO’ – SERGIO MARCHIONNE – LA FINE DEL MONDO – Un Maurizio Crozza in grande stile quello della copertina di Ballarò di ieri, 18 dicembre 2012. Un Maurizio Crozza grintoso che ha riproposto alcuni dei suoi perosnaggi più amati, (coadiuvato dalla sua mitica spalla Andrea Zalone): un “certo” Sergio Marchionne. Approfittando della presenza di Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, Crozza gli ha opposto il suo Marchionne: quello che ha paura degli scherzi del sindacato; un Marchionne manager di successo, che ha una visione tutta sua della politica industriale italiana. Così Crozza–Marchionne si esprime: “Landini fa gli scherzi: ieri mi ha regalato un panettone che invece dell’uvetta, c’erano i bulloni. Landini si è montato la testa per la cosa che hanno detto i Maya che presto ci sarà la Fiom del mondo”. E proprio della fine del mondo parla Maurizio Crozza sperando che abbiano torto così potremo almeno sapere se Mario Monti si candida. Proprio questo sembra l’enigma del secolo.
MAURIZIO CROZZA A BALLARO’ – MONTI E BERLUSCONI – LA FINE DEL MONDO – I MAYA – Maurizio Crozza si rivolge a Piero Angela, altro graditissimo ospite nello studio di Ballarò: “Angela lei che è uno scienziato, sa dirci perchè i dinosauri continuano a candidarsi?”. E poi ritorna su Berlusconi. Tutti acclamano Monti sembra che senza di lui non si possa fare nulla: “Ma prima come facevamo?” alludendo al fatto che prima del Governo Monti c’è stato lui, Silvio Berlusconi: “Berlusconi è ovunque tanto che stanno pensando ad una rete apposta: Mediaset premier”. Una situazione davvero caotica quella di questa fine d’anno. E così Maurizio Crozza si richiama alla fine del mondo e alla teoria del caos, rispolverando lo scienziato Zichichi. “La teoria del caos dice se una farfalla sbatte le ali a Pechino, piove a New York; se Berlusconi sbatte le ali sul tavolo spostano il Festival di Sanremo: questa e la teoria del caos? No questo è un paese del …”.
MAURIZIO CROZZA – COPERINA DI BALLARO’ ED IL PD – Poi parla del PD e di Bersani che, dice Maurizio Crozza, non può stare tranquillo mai, riferendosi alle polemiche legate alle deroghe per la candidatura in parlamento: “Ragazzi siam mica qui a convincere Babbo Natale a credere in sè stesso”. E poi parla della “rottamazione” della Bindi che ha ottenuto la deroga per ricandidarsi in Parlamento: “Non è mica colpa mia ragazzi. La Bindi è giurisdizione del Vaticano”. Poi ironizza sulle primarie per la scelta dei parlamentari del PD: “Si faranno il 30 dicembre, praticamente a Capodanno e non bisognerà portare i due euro. Si dovrà portare qualcosa di vecchio, qualcosa di rosso, qualcosa di regalato e qualcosa di nuovo. Di vecchio ci sarà la Bindi, di rosso ci sarà Vendola, di regalato i rimborsi elettorali. E’ sul qualcosa di nuovo che si fa fatica”. Un Crozza che ne ha per tutti e non risparmia nessuno: Monti, Berlusconi, i Maya , la fine del mondo e Bersani.