Carla Signoris, moglie di Maurizio Crozza, a ruota libera sul rapporto con il compagno a cui è legata da tantissimi anni. Il primo incontro è avvenuto addirittura quando erano dei ragazzini, lei aveva 14 anni, lui 13. Si videro alla fermata dell’autobus che li portava al liceo. Ma non fu allora che scoccò la scintilla: il comico e l’attrice finirono i percorsi di studio, guadagnarono popolarità sfondando nei rispettivi settori. Poi si incontrarono di nuovo e lì si scoccò davvero la scintilla che li condusse all’altare nel 1992. L’interprete genovese ha parlato di questo e molto altro con Il Corriere della Sera.
Assieme a Maurizio ha avuto due figli, Giovanni e Pietro, arrivati quando lei aveva tra i 39 e i 41 anni. E pensare che quando rimase incinta per la prima volta, Carla pensava di non essere pronta. Con il senno di poi, scherzando, crede che però alla fine sia stata la scelta giusta aver avuto figli non da giovanissima: “E meno male che li ho messi al mondo tardi, perché mi ero talmente entusiasmata che ora, di figli, ne avrei otto. Quando con Mauri siamo rimasti “incinti” ci siamo guardati, chiedendoci: sarà mica troppo presto? Incredibile, ma lì per lì non ci sentivamo pronti…”.
Capitolo amore per Crozza. Il primo approccio avvenne nel lontano 1972: “Avevamo 14 anni, anzi lui 13 perché è più piccolo di me. Prima ancora che in classe, ci incontravamo alla fermata dell’autobus 41, in via Orsini a Genova. Lui, quando mi ha visto deve aver pensato: madonna quanto mi sta antipatica questa col kilt… eh sì, perché all’epoca, io indossavo rigorosamente questo indumento, poi sono passata al gonnellone e zoccoli in stile femminista hippie”.
Come poc’anzi accennato il fuoco della passione divampò anni dopo. All’inizio ci fu “forse una storiella… qualche bacio…” poi ognuno ha fatto le proprie esperienze. Su tutti i fronti, naturalmente anche sentimentalmente. “E infatti – ha sottolineato l’attrice -, quando ci siamo sposati nel 1992, al nostro matrimonio c’erano più ex fidanzati ed ex fidanzate che parenti. E uno dei miei ex è poi diventato addirittura il pediatra dei miei figli”.
Con Crozza ha anche lavorato parecchio. Un altro film insieme? “Mai dire mai. Tuttavia, facendo lo stesso mestiere certamente ci si capisce di più, ma a volte è pure meglio evitarsi…”, ha spiegato Signoris che è anche una scrittrice di successo. ‘Ho sposato un deficiente’, ‘Meglio vedove che male accompagnate’ e ‘E Penelope si arrabbiò’ sono i tre romanzi con cui si è imposta sulla scena letteraria italiana. Di primo acchito sembrerebbe che è una persona che non vede di buon occhio il matrimonio, e invece…
“Non sono libri autobiografici. Quando andavo a prendere i miei figli a scuola, mi capitava di chiacchierare con le altre mamme e dai loro discorsi, le loro lamentele, ho capito che un po’ tutte abbiamo sposato un deficiente, che tutto sommato stiamo meglio da vedove e che tutte, più o meno, siamo state tradite come l’eroina dell’”Odissea”. Insomma, tre libri un po’ trasgressivi rispetto all’idea canonica del matrimonio”.
Carla Signoris, moglie di Crozza: il provino per fare l’attrice sostenuto casualmente
Infine Carla ha raccontato che è diventata un’attrice quasi per caso. Inizialmente la sua aspirazione era fare la scenografa e alla scuola di Genova si era presentata infatti pensando di poter fare un corso di scenografia, che invece non era previsto. Un giorno andò a vedere i provini di recitazione degli altri. Alla fine della mattinata, la commissione giudicante chiese se c’era ancora qualcuno che dovesse sostenere il provino. Prese la palla al balzo e alzò la mano “così, tanto per fare…”. “Mi danno un testo da leggere – ha aggiunto -, mi fanno fare qualche altro movimento in scena e sono stata presa. Ma la vera passione la devo a Carmelo Bene”.