Mauro Corona fiume. Lo scrittore e alpinista, diventato famoso in tv per la sua partecipazione fissa in qualità di opinionista a Cartabianca su Rai 3 (prima della sua rumorosa e recente esclusione dal programma), è tornato a ringhiare contro Franco Di Mare. I fatti sono arcinoti: Corona in una puntata perde le staffe e dà della gallina alla conduttrice Bianca Berlinguer. A stretto giro si rende conto della stupidaggine detta e chiede scusa alla giornalista. Lei accetta il mea culpa e lo rivuole in trasmissione. Il direttore di Rai 3 Di Mare, però, è categorico e ribadisce che non ci sarà alcun reintegro.
Corona, intervenuto ai microfoni de La Zanzara (Radio24), tuona: “Quel tizio, non lo chiamo manco di Mare, lo chiamo Di Lago perché il mare è un’entità troppo potente per assurgere a un cognome, mi aveva mandato un messaggino: ‘amico mio carissimo, dico a tutti che siamo amici, non è colpa mia, ha preso posizione la politica, il comitato etico’. Tutte balle, la Berlinguer lo può testimoniare, e prima e poi lo farà. Ce l’aveva con me”.
Lo scrittore sostiene che il suo scivolone con Bianca non è il reale motivo della sua estromissione dal talk di Rai 3. Sarebbe stato soltanto un pretesto: “Mi è scappato quel ‘gallina’ ma Di Mare mi aspettava al varco, se la scusa non era quella era un’altra”. E adesso? Che succede? Non ci sono proprio possibilità che possa rientrare nei piani della trasmissione? “Nulla, finché c’è Di Mare. Ha trovato la scusa che ho offeso tutte le donne del pianeta. No, ne ho offesa una e ho chiesto scusa la sera stessa e poi in altre trasmissioni. Ha trovato la scusa per farsi paladino delle donne. Fa ridere, non mi fa neanche rabbia, mi fa tenerezza perché ha problemi con se stesso”.
Di recente in Rai hanno fatto parecchio rumore le frasi pronunciate da Alan Friedman. Paragonandolo al caso di Mauro Corona c’è chi ha parlato di doppiopesismo in casa Rai. Tra coloro che la pensano in questo modo c’è l’alpinista: “Sono stati usati due pesi e tre misure”. Quindi un altro piccato attacco a Di Mare: “Probabilmente lo disturbava il mio affacciarmi alla tv, ci seguivano in molti, era un momento comico, divertente. Ma prima o poi vorrei dirgliele in faccia queste cose”.
Il direttore di Rai 3, però, in alcune occasioni ha dichiarato che a porre il veto sul rientro di Corona a Cartabianca non sarebbe stato lui ma l’Ad Rai Fabrizio Salini. “No, no. Chiedetelo alla Berlinguer. Lui dice che è colpa di Salini, Salini dice che è colpa dell’altro…”, si affretta a raccontare lo scrittore che continua a puntare il dito contro Di Mare.
” Ho sempre confessato la mia dipendenza dal vino – prosegue – ma adesso sono cinque mesi che non tocco alcol. Ma un conto è dirlo in osteria, altra cosa è dire in commissione parlamentare che sono alcolizzato”. Il commento si riferisce a ciò che Di Mare ha dichiarato in Aula. E ancora: “Lui non lo sa, potrei dire anche bugie. E lui lo va a dire in pubblico? Un mio amico avvocato mi ha detto che potrei fargli causa, ma non lo faccio perché questa persona mi fa solo pietà”.
“Se adisco le vie legali mi metto nelle sue condizioni, lo voglio trascurare, tralasciare. Venga lui a curarmi qui che è così bravo…” aggiunge Corona che passa poi a fare chiarezza su un altro punto emerso di recente. Pare che all’inizio della stagione del talk di Bianca Berlinguer, quando già era ospite, la sua posizione contrattuale con Rai Tre non fosse del tutto normata a livello di legge.
“Prendevo 500 euro a puntata – spiega -, che poi ho scoperto che con le tasse diventano 250. Non lo sapevo. Ma le prima puntate dell’anno prima che mi eliminassero le ho fatte senza contratto e senza liberatoria, e lui che dirige Rai 3 lo dovrebbe sapere. Ma io mi divertivo, davamo leggerezza alle persone”.
Corona torna poi a parlare dei suoi problemi con l’alcol, narrando che da circa cinque mesi non beve anche se “non è detto che resista”, perché “l’ombra è sempre lì che gira attorno”. La scelta di dire basta è giunta per via di alcuni problemi personali avuti con i suoi cari: “Facevo del male alle persone che mi volevano bene, soprattutto ai miei figli. E ho detto proviamo. I miei vizi li ho confessati pubblicamente, vorrei conoscere quelli di Di Mare, l’uomo integerrimo. Avesse il coraggio di dire: io ho quel vizio. Quello di tradire le amicizie ce l’ha sicuro”.