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Striscia la Notizia, tramite il suo storico inviato Valerio Staffelli, ha piazzato un Tapiro d’Oro gigante davanti al teatro Carani di Sassuolo. La vicenda è avvenuta lo scorso venerdì sera. Perché il tg satirico di Antonio Ricci si è reso protagonista di un gesto così plateale proprio in quel luogo? Semplice, perché nel teatro c’era Claudio Baglioni che stava ricevendo il Premio Pierangelo Bertoli 2024. Per chi non lo sapesse, da anni, il programma Mediaset è in lotta aperta con il cantautore romano, accusato di aver costruito diversi testi dei suoi brani attingendo da altri scrittori.

Il maxi Tapiro d’Oro a Claudio Baglioni

Striscia ha persino pubblicato un libro sulla questione, “Tutti poeti con Claudio”. Trattasi di una raccolta di versi di autori e poeti che – sostiene il tg satirico – “naturalmente a loro insaputa, hanno collaborato ai testi delle “sue” canzoni”. Il punto è che Baglioni ha chiesto e ottenuto il sequestro del libro in attesa del processo. Infatti il Tribunale di Monza ha disposto che per ora “Tutti poeti con Claudio” non può circolare. La faccenda ha fatto imbizzarrire Striscia che ha così pensato di realizzare il maxi Tapiro e di sfoderarlo durante la premiazione del Premio Pierangelo Bertoli.

Eppure – recita la nota scritta da Striscia – in netta contrapposizione con questo grave atto di censura, Baglioni ha ricevuto il Premio Pierangelo Bertoli 2024. Tra le motivazioni del riconoscimento, i sessant’anni di carriera del divino Claudio, caratterizzati dall’esposizione in musica di temi universali come l’amore, i diritti civili, la libertà e l’integrazione. Esattamente gli stessi affrontati dagli ignari poeti e scrittori che, con il loro talento, hanno arricchito, “strada facendo”, i testi delle sue canzoni.”. Secondo il tg satirico, il riconoscimento a Baglioni cozza con la sua scelta di aver richiesto il sequestro del sopracitato libro. Non a caso il programma, con tono sarcastico, parla di censura.

Striscia la Notizia: “Inaudito atto liberticida”

Striscia, negli anni, ha più volte puntato il dito contro il musicista ed ha portato a galla circa un centinaio di esempi relativi a presunti ‘plagi’. Uno dei casi più noti riguarda il brano “Mai più come te”. Nel testo si legge “E com’è sempre tardi per amare, l’amore è la pena da scontare per non volere stare soli e meglio è amare e perdere che vincere e non amare mai”. Secondo il programma di Antonio Ricci, il passaggio è stato copiato da tre opere di altrettanti artisti letterari. “Ma come è sempre tardi per amare”, di Salvatore Quasimodo, “L’amore è un castigo. Veniamo puniti per non essere riusciti a rimanere soli”, di Marguerite Yourcenar e “Meglio aver amato e perso che non aver amato mai”, di Alfred Tennyson.

Ma che cosa ha combinato Staffelli fuori dal teatro di Sassuolo? Mentre Baglioni veniva premiato, innanzi al Tapiro extra-large, l’inviato ha scandito a gran voce un proclama, redatto in stile risorgimentale, il cui contenuto è stato messo nero su bianco anche su dei volantini distribuiti sia fuori, sia dentro il teatro. Striscia ha parlato di “inaudito atto liberticida” compiuto nei suoi confronti. La trasmissione rivendica così “i fondamentali diritti di espressione e di satira e contestando il fatto che, inspiegabilmente, il Premio “a Muso duro” sia stato consegnato a un “Muso mollo”. Abbasso il censore, abbasso la plastica, viva la libertà!”

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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