La storia vera di Mia Martini: le differenze con il film con Serena Rossi
Io sono Mia è il film che celebra la vita privata e professionale di Mia Martini, una delle più grandi cantanti della musica italiana. A indossare i panni della sorella di Loredana Bertè una magistrale Serena Rossi. Un film fatto con impegno e amore, che ha riscosso grande successo al cinema e in tv. Ma, come accade spesso quando si tratta di storie vere, diverse cose sono state cambiate nella pellicola. In particolare non è stato raccontato fino in fondo il grande amore di Mia, così come non si fa menzione ad un’amicizia speciale. Per non parlare della sua morte – avvenuta improvvisamente nel 1995 – che non è stata mostrata. Scopri quali sono le differenze tra fiction e realtà su Gossipetv!
1. La storia con Ivano Fossati
Sicuramente la storia d’amore più importante della vita di Mia Martini. L’interprete calabrese è stata legata all’artista per diversi anni, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. I due si sono conosciuti nel 1977 e si sono amati fino alla fine degli anni Ottanta. Alcune delle canzoni più belle del repertorio di Mimì sono state scritte proprio da Fossati, come ad esempio E non finisce mica il cielo. Il rapporto tra la Martini e Ivano non è stato semplice a causa della gelosia del cantautore. “Quella storia era campo minato. Avevo un contratto con un’altra casa discografica, e ho dovuto romperlo a causa sua. Perché era geloso, dei dirigenti, dei musicisti, di tutti. Ma soprattutto era geloso di me come cantante. La prova d’amore era abbandonare del tutto anche la sola idea di cantare e distruggere completamente Mia Martini. Io ero combattuta, non riuscivo a farlo”, ha raccontato Mia in un’intervista del 1990. Perché non si parla di Ivano Fossati nel film di Serena Rossi? Semplice, l’uomo ha chiesto di non essere citato nel progetto cinematografico. Dopo questa richiesta la sceneggiatura è cambiata ed è stato inventato il personaggio fittizio di Andrea, interpretato da Maurizio Lastrico. “Non so perché Fossati non ha voluto, ci siamo rimasti tutti un po’ male, però viva la libertà. Il film ci insegna anche questo, che ognuno è libero di fare ciò che vuole. Pazienza. Inventandoci una storia d’amore con un fotografo, Andrea, artista anche lui, crediamo di aver comunque raccontato abbastanza fedelmente il loro amore e le dinamiche di coppia che poi hanno portato Mimì a fare certe scelte importanti per la carriera”, ha spiegato Serena Rossi a Intimità.
2. L’amicizia con Renato Zero
Agli inizi della sua carriera (parliamo degli anni Settanta), Mia Martini ha trovato un amico speciale: Renato Zero. Un incontro avvenuto casualmente fuori il Piper, noto locale di Roma, insieme a Loredana Bertè. Ben presto i tre sono diventati amici: il loro sogno era quello di sfondare nel mondo dello spettacolo. Ma non è stato semplice affermarsi: i loro look stravaganti non hanno subito conquistato le case discografiche. “Eravamo troppo spinti. Acerbi, ma molto avanti. Mimì, con le maxi gonne e le bombette, che io e Mimì portavamo regolarmente, perché era un copricapo che ci piace tanto, e Loredana con le minigonne strepitose. E poi io qualche gonna me la sono fatta sfuggire… eravamo un trio tutt’altro che moderato”, ha raccontato Renato di recente. Zero ha però scelto di non essere menzionato in Io sono Mia: è stato così inventato il personaggio di Anthony. Da segnalare, poi, che da qualche anno, Renato non ha più rapporti con Loredana Bertè. Quest’ultima ha dichiarato: “Eravamo come fratelli, lui mi ha deluso fortemente, continuo a volergli bene ma sono rimasta troppo delusa da lui”.
3. La morte di Mia Martini
In Io sono Mia non viene mostrata la morte di Mia Martini, avvenuta il 12 maggio 1995. Sceneggiatori e regista hanno preferito non filmare gli ultimi momenti della vita di Mimì. Anche perché ci sono parecchie controversie a riguardo. La cantante è deceduta a soli 47 anni. Si è trattato di una morte improvvisa: all’epoca nessuno si aspettava una fine così tragica per l’artista che, in quegli anni, era all’apice della sua carriera. Mia è stata trovata dai vigili del fuoco nell’appartamento al civico 2 di via Liguria a Cardano al Campo, in provincia di Varese. Gli uomini sono stati allertati dal manager dell’artista, che si è preoccupato dopo che non sentiva da giorni la donna. Mia è stata ritrovata senza vita sul letto, in pigiama, con le cuffie del mangianastri nelle orecchie e con il braccio proteso verso un vicino apparecchio telefonico. Qualcuno all’epoca ha sospettato il suicidio ma questa ipotesi è stata subito scartata dalle tre sorelle, che hanno raccontato del periodo felice che stava attraversando Mia.