Positiva al virus anche la fidanzata di Rugani, l’annuncio sui social
Michela Persico, compagna di Daniele Rugani della Juve, è risultata positiva al tampone per il Coronavirus. “Esito positivo ma asintomatica! Ciao ragazzi ho appena avuto l’esito ma ci tenevo a rassicurarvi sulla mia salute, sto bene ! E a ringraziarvi di cuore per il vostro affetto!”, questo quanto pubblicato dalla donna poco fa su Instagram. La Persico ha poi inserito un lungo video messaggio in cui ha rasserenato tutti ricordando di stare nelle proprie abitazioni. In seguito le sue dichiarazioni.
“Nella sfortuna sono fortunata, sconfiggeremo insieme questo brutto ricordo”
“Non ho alcun sintomo, questo per dirvi che ci possono essere anche casi come il mio che nella sfortuna sono fortunati, possono stare in casa tranquilli e se sale un pochino la febbre, prendere la tachipirina e tutto passa”, ha dichiarato poco fa Michela. “Vi volevo rassicurare quindi sulla mia situazione e quella di Daniele, siamo positivi ma asintomatici. D’altra parte, stando alla mia esperienza, vi raccomando di stare a casa e uscire per motivi strettamente necessari. Io ne sono l’esempio, si può essere positivi senza saperlo. Ragazzi stiamo attenti, rispettiamo le norme e vedrete che riusciremo a sconfiggere insieme questo brutto ricordo”.
Daniele Rugani positivo: primo calciatore di Serie A che ha contratto il virus
La notizia è stata data pochi giorni fa. Ad annunciarlo il club torinese attraverso il sito ufficiale: “Il calciatore Daniele Rugani è risultato positivo al Coronavirus-COVID-19 ed è attualmente asintomatico. Juventus Football Club sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa, compreso il censimento di quanti hanno avuto contatti con lui”. Daniele ha poi rassicurato tutti sul suo stato di salute: “Sto bene, voglio tranquillizzare tutti, non ho mai avuto i sintomi gravi di cui si legge in giro e mi ritengo fortunato. Lì per lì è stata una bella botta perché sono stato il primo nel nostro ambiente e spero sia servito a sensibilizzare tutti, soprattutto chi non aveva capito la gravità di questo problema”.