Michele Bravi rompe il silenzio 4 mesi dopo l’incidente
Michele Bravi è riapparso su Instagram. Negli ultimi quattro mesi il cantante lanciato da X Factor è rimasto in silenzio in seguito all’incidente stradale nel quale è morta una signora. “Ciao. Sto cercando di costruire piano piano la realtà. Vi voglio bene”, ha scritto l’artista a corredo di un riquadro bianco. La foto ha fatto nel giro di pochi minuti incetta di like e commenti: tanti, tantissimi i fan che hanno offerto il proprio sostegno a Michele. Lo stesso messaggio è stato poi pubblicato sull’account ufficiale Twitter di Bravi. Secondo quanto ricostruito anche grazie a una consulenza cinematica disposta dalla Procura di Milano, una manovra brusca compiuta da Bravi avrebbe causato lo scontro con una motociclista di 58 anni deceduta durante il trasporto in ospedale.
L’incidente che ha cambiato la vita di Michele Bravi
Lo scorso 22 novembre Michele Bravi – che ha vinto la settima edizione di X Factor – era alla guida di una Bmw noleggiata con il car sharing quando, durante un’inversione di marcia o, come sostiene il suo legale intervistato dal Corriere della Sera che contesta la versione della polizia locale, una svolta a sinistra per accedere ad un passo carraio posto sull’altro lato della strada, si è scontrato con la moto che proveniva in senso opposto. Michele, che ha riportato solo qualche escoriazione sul volto, si era subito fermato a prestare soccorso ma per la donna non c’è stato nulla da fare.
Dopo l’incidente annullati tutti gli impegni del cantante
Dopo l’incidente Michele Bravi ha annullato tutti i suoi impegni musicali e televisivi, compresa un’intervista a Verissimo. “Nel riguardo della sofferenza che si sta vivendo non mi sento di affrontare gli impegni presi in precedenza, i concerti, gli incontri e qualsiasi altra attività mi porti ad espormi. Ho bisogno di fare un passo indietro, lasciare che chi di dovere possa fare il proprio lavoro senza interferenze. Il silenzio è la forma di rispetto a cui affido tutti i miei pensieri”, ha detto mesi fa al Corriere della Sera.