Parla Michelle Hunziker dopo la bufera su Striscia la Notizia per il servizio su Giovanna Botteri
Michelle Hunziker dice stop alle polemiche. Con una serie di filmati pubblicati tra le sue Stories di Instagram, la conduttrice di ‘Striscia la notizia’ difende l’operato del tg satirico, finito nell’occhio del ciclone in queste ore per un servizio su Giovanna Botteri, giornalista e inviata Rai a Pechino. “Fake news totale” scandisce la presentatrice di origini svizzere. Secondo Michelle non c’è stato alcunché di grave o offensivo nei confronti della Botteri che, ricordiamo, è stata protagonista di una clip del programma di Antonio Ricci che ha parlato con toni goliardici del suo look.
1/ #Striscialanotizia Cv di #GiovannaBotteri:
Laurea con il massimo dei voti in filosofia, dottorato alla Sorbonne. Inviata speciale per importati eventi internazionali: crollo URSS e guerra di indipendenza croata (1991), guerra in Bosnia e assedio a Sarajevo (92-96) pic.twitter.com/Bpfst5rcBP— levis ???? (@Levis______) May 2, 2020
Michelle Hunziker: “Fake news totale”
“Ho visto che si è alzato un polverone incredibile su una fake news totale”, ha detto Michelle tra le sue Stories Instagram. “Cioè dicono che noi abbiamo offeso pesantemente una giornalista che si chiama Giovanna Botteri, cosa assolutamente non vera”. “Perché noi – spiega sempre la Hunziker – con ‘Striscia’ abbiamo mandato in onda un servizio a favore di questa giornalista, dicendo che tanti media e molti social l’hanno presa in giro per il suo look e invece noi prendiamo atto del fatto che si è fatta un’ottima e una bellissima messa in piega”. “Questo – ha concluso la conduttrice – non è attaccare una persona, è rimanere nei toni di ‘Striscia’ come sempre e soprattutto non è body shaming. Va bene? Cerchiamo di andarle a vedere le cose prima di accusare. Ok?”. Sulla questione anche la figlia di Michelle, Aurora Ramazzotti, ha detto la sua:
Giovanna Botteri, il suo intervento dopo il servizio di Striscia
La Botteri, dopo la clip del tg satirico, ha scritto queste parole sul sito del sindacato dei giornalisti della Rai: “Mi piacerebbe che l’intera vicenda, prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera, permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno o dovrebbero avere secondo non si sa bene chi”. “Qui a Pechino – ha spiegato – sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono”. “Perché è l’unica cosa che conta, importa – ha sottolineato – e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose important i per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne”.