La notizia che tutti gli appassionati di sport temevano è purtroppo arrivata. Mino Raiola, uno dei più celebri procuratori sportivi italiani di sempre, è morto. La news è stata confermata, questa volta in forma ufficiale, direttamente dai familiari dell’uomo, pochissime ore fa.
Sui profili social di Mino Raiola è apparso un comunicato stampa che mette fine a giorni di speculazioni. Come forse saprete, infatti, nei giorni scorsi la morte di Raiola era stata data come certa da diversi media, per poi essere clamorosamente smentita. Ad inseirsi nella polemica era stato anche il dottor Zangrillo, il medico di Silvio Berlusconi, che si era detto indignato per la quantità di telefonate di giornalisti che l’avevano contattato per saperne di più sulle condizioni di salute del suo paziente. Quanto detto fino a questo punto è accaduto lo scorso 28 aprile, quando in realtà Mino Raiola stava ancora combattendo fra la vita e la morte.
“Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre”: con queste parole si apre il comunicato, scritto anche in inglese. “Mino è stato parte delle vite di tanti calciatori e ha scritto un capitolo indelebile nella storia del calcio moderno” si legge nella commovente lettera, che ha voluto ricordare una carriera effettivamente straordinaria. Qui sotto potete recuperare il comunicato ufficiale sulla morte di Raiola.
— RAIOLA (@MinoRaiola) April 30, 2022
Chi era Mino Raiola: la carriera del procuratore
Dopo aver lavorato come cameriere ad Haarlem in Olanda, iniziò a lavorare intorno ai 20 anni come responsabile del settore giovanile della squadra cittadina, per poi diventare direttore sportivo del club olandese.
La fondazione della sua società corrispose all’inizio di una carriera sfavillante a dir poco. Nel corso di 20 anni, Mino Raiola era riuscito a diventare procuratore di personaggi del calibro di Ibrahimovic, Donnarumma, Balotelli, Pogba, Verratti e de Ligt.
Un successo incredibile, quello di Raiola, certificato anche da alcune fra le più prestigiose riviste di settore. Nel 2020 il manager era stato incoronato dalla rivista Forbes come uno tra i 4 procuratori più ricchi al mondo. Si è parlato di un giro d’affari totali di oltre 847 milioni di dollari.