Miriana Trevisan, lettera aperta dopo ‘Live’: l’opinione sul dolore di Barbara d’Urso e Antonella Elia
Miriana Trevisan a ruota libera. L’ex moglie di Pago, che è stata ospite nell’ultima puntata di Live-Non è la d’Urso in occasione della commemorazione di Raimondo Vianello, ha scritto una lettera aperta, menzionando la conduttrice partenopea ed Antonella Elia, anch’essa presente in studio. Lo ha fatto con un post divulgato sui social, dove ha voluto sottolineare il momento di condivisione del dolore provato da Barbara e dalla torinese. Nella fattispecie la Trevisan ha rimarcato come certe volte l’opinione pubblica si impegni nel giudicare piuttosto che nel prestare ascolto. Insomma, dalla serie: “Si guarda il dito e non la luna…”
Barbara e Antonella Elia, una sofferenza condivisa
“Domenica sera sono stata ospite di Live-non è la D’Urso in occasione di un tributo ad uno dei padri del varietà Raimondo Vianello”, esordisce Miriana con un post veicolato su Instagram. “Mi trovavo dietro le quinte – aggiunge – e ascoltavo allegramente lo spazio dedicato al GF Vip. Ad un certo punto Barbara e Antonella hanno condiviso con il pubblico il dolore e il disorientamento provato dalla perdita dei loro genitori.” E ancora: “Barbara chiedeva ad Antonella in quale istante il dolore le ha fatto sollevare una corazza dicendo che sapeva molto bene di cosa parlasse, visto che l’aveva vissuto anche lei. Il dialogo è scivolato via tra un episodio indelicato subito da Barbara sulla mamma Vera. E quello di Antonella sull’incidente di suo papà…”
“Abbraccio Barbara e Antonella virtualmente”
“Parlavano di corazza, la stessa che in questo momento l’Italia con le sue perdite sta indossando”, continua Miriana. “Forse – riflette – è sfuggito a molti la loro condivisione profonda”. Infine la chiosa: “Forse ci divertiamo di più a giudicare. Ma ora, in questo momento storico nulla è così scontato. Dunque le ringrazio. Le abbraccio virtualmente. Testimoni di come possiamo sopravvivere a queste morti dei nostri cari. Non è scontato. Per niente. Testimoni fiere.”