Michele Lamanna e Marcelo Burlon formano la coppia dei Modaioli a Pechino Express: conosciamoli da vicino
Michele Lamanna con Marcelo Burlon a Pechino Express nella coppia de I Modaioli. Michele è pugliese (è nato a Putignano, Bari, nel 1985), ma è milanese di adozione. Ha creato video e cortometraggi per marchi di moda, oltre a siti web. È infatti esperto di computer, grafica 3 D ed è appassionato di moda e sfilate. Dopo essersi laureato in Computer Grafica allo IED, si è trasferito a Londra. Qui ha frequentato un corso in VFX Production negli Escape Studios. È appassionato anche di cinema, videogiochi, architettura e fotografia. Con Marcelo Burlon, Lamanna, forma una delle coppie più glamour del reality. Marcelo Burlon è nato in Patagonia, ma cresciuto nelle Marche. Ha svolto diversi lavori: prima l’operaio, poi l’animatore, il pr e il dj. In due anni è mezzo è riuscito a creare un’azienda di successo. Country of Milan è il suo brand di moda. Attualmente produce tre linee: uomo, donna, bambino. Il padre, italiano, aveva una lavanderia, mentre la madre, libanese, lavorava nel turismo. Marcelo è un uomo che si è fatto da sé.
Michele Lamanna e Marcelo Burlon: ecco perchè partecipano a Pechino Express
Marcelo Burlon ha svelato a Tv Sorrisi e Canzoni il perché della sua partecipazione al reality: “Volevo portare un messaggio e una speranza alle generazioni che mi seguono, ballano la mia musica, acquistano il mio abbigliamento. Io sono arrivato dalla Patagonia, ho lavorato come operaio ed ora guadagno parecchi soldi. Tutti ce la possono fare.”. Michele Lamanna ha dichiarato: “Da persona comune mi sembrava un’occasione per fare un’esperienza unica e soprattutto irripetibile.”. Insomma i Modaioli hanno due grandi personalità e si cimenteranno in un’esperienza nuova e forte come Pechino Express.
Michele Lamanna e Marcelo Burlon, i Modaioli di Pechino Express e le rinunce del reality
Marcelo Burlon ha dichiarato di non essersi mai lamentato per le rinunce, in quanto di umili origini. Michele Lamanna ha invece affermato: “Ero spaventato dal fatto di dover rinunciare al telefono e non poter sentire la mia famiglia e di non avere soldi per la sopravvivenza e per le sigarette. Eppure nulla di tutto ciò mi è mancato! A parte non poter sentire mia mamma.”.