Chi è la moglie di Paolo Villaggio: Maura Albites, 63 anni d’amore e le confessioni sui tradimenti
Maura Albites è stata per ben 63 anni la moglie di Paolo Villaggio. Il celebre attore, scomparso oggi all’età di 84 anni, la conobbe nel 1954. Da subito si accorse che quella sarebbe potuta diventare la donna della sua vita, e ci azzeccò. Il loro fu un vero e proprio colpo di fulmine: lei aveva 15 anni, lui 22. Con lei fece l’amore per la prima volta e dopo il primo incontro al Lido di Genova i due bruciarono tutte le tappe. Tre anni dopo si sposarono e diedero alla luce due figli, Elisabetta (nata nel 1959) e Pierfrancesco (1965). L’amore era tale da indurre lui a seguirla persino a Londra, quando lei andò a lavorare lì. Si sono amati davvero tanto, fino all’ultimo. Anche se nel corso del loro matrimonio, non sono mancate le scappatelle da ambedue le parti. Ne ha parlato lo stesso artista in un’intervista a Libero.
Paolo Villaggio e la moglie: la rivelazione sulle scappatelle di tutti e due
No, Paolo non è stato un uomo fedele. Della questione tradimenti, infatti, ha parlato con il quotidiano Libero. “Se ho tradito mia moglie? Tutte le volte che ne ho avuto la possibilità”, ha rivelato il mito del cinema scomparso oggi in una clinica romana. “Dopo il matrimonio sono stato fedele una quindicina d’anni, sempre però corteggiando le mogli degli amici, e cercando anche di farlo capire, per vanità, perché ero uno con la patente di sfigato”, ha aggiunto. Ma neppure sua moglie lo è stata fedele, a detta dello stesso attore. “Anche lei ha fatto quello che ha voluto. Io lo sapevo. Di notte, tormentato dalle corna di mia moglie, rimuginavo: ‘Che faccio? La lascio, non lascio, la lascio?'”, ha ammesso al giornale fondato da Vittorio Feltri.
Paolo e la consorte Maura: “È la sola donna che ho amato”
Si sono traditi a vicenda, dunque, ma non hanno mai smesso di amarsi l’un l’altro. “Io sono felice solo con mia moglie, dormo con lei, ho i figli, i nipoti, i cani con lei. È la sola donna che ho amato”, ha confessato nell’intervista realizzata da Barbara Romano 7 anni fa per il quotidiano Libero.