Il monologo di Chiara Ferragni a Sanremo 2023 è una lettera scritta a se stessa, come aveva anticipato. Una lettera scritta dalla versione adulta di Chiara alla Chiara bambina. Un testo al quale ha lavorato lei stessa, in prima persona, ripensando ai sogni e agli obiettivi che ha raggiunto. Ha parlato dei suoi figli Leone e Vittoria, ha parlato anche di Fedez: a loro ha dedicato delle bellissime parole d’amore. E proprio parlando della sua famiglia si è commossa, la voce si è rotta e gli occhi sono diventati lucidi.
Chiara Ferragni a Sanremo 2023 ha allegato alla sua lettera anche le foto della sua famiglia, dei piccoli Leone e Vittoria così come di lei da piccola e con la famiglia. Un monologo pensato e scritto per essere di supporto, di aiuto a tante donne che non riescono ancora a sentirsi libere, ad accettarsi. Donne che vedono i loro diritti calpestati o donne che ricevono critiche ingiuste.
Nel discorso sul rapporto con gli uomini non ha mancato di lanciare frecciate. Per esempio ha parlato alle donne che spesso e sbagliando si sentono piccole davanti a uomini insicuri. E a tal proposito ha fatto riferimento al suo passato parlando di quella volta in cui ha permesso che “qualcuno si prendesse il merito di averla inventata”. La frecciata era diretta probabilmente all’ex Riccardo Pozzoli, cofondatore del blog The Blonde Salad. Hanno iniziato insieme, poi c’è stata la frattura nel rapporto sentimentale e di conseguenza lavorativo. Di recente le loro strade si sono separate del tutto, anche professionalmente. Non hanno mai fornito spiegazioni dettagliate in merito, però.
Chiara Ferragni ha ricevuto applausi durante il monologo a Sanremo. Spesso la platea ha interrotto la lettura battendo le mani, esplodendo poi sul finale quando la Ferragni ha detto alla sé bambina di essere molto fiera di lei. Non è riuscita a strappare la standing ovation all’Ariston, ma gli applausi non sono mancati.
Amadeus si è complimentato con lei, precisando chi ha scritto il monologo di Chiara Ferragni: lo ha scritto lei, parola per parola. “Essere una donna non è un limite”, ha urlato nella sua lettera alla bambina che è stata. Una lettera che urlava alle donne di sentirsi libere e di non vergognarsi neanche del proprio corpo, e per questo ha scelto di indossare un abito Dior sul quale era disegnato il suo corpo. “Vestito in tulle color carne riproduce con un ricamo trompe l’oeil il corpo di @chiaraferragni al naturale e liberato da quella vergogna che hanno sempre imposto a tutte”, questa la descrizione dell’abito fatta su Instagram. Anche il primo abito nascondeva un messaggio su e per le donne.
Sanremo 2023, il testo integrale della lettera di Chiara Ferragni
Di seguito il monologo completo di Chiara Ferragni a Sanremo 2023.
“Ciao bimba ho deciso di scriverti una lettera, ogni volta che penso a te mi viene da piangere e non so bene neanche il perché. Forse perché mi manchi, forse perché vorrei poterti fare uscire fuori un po’ di più, farti vedere quel che è ora la mia vita. Sai, la gente mi conosce e tanti mi chiedono un selfie, è una bella sensazione essere apprezzati da milioni di persone. Poi sai, non piaccio proprio a tutti ma penso finalmente di piacere a me stessa. E questo è un buono, anzi ottimo inizio. Vuoi sapere del tuo futuro, voglio farti una premessa: ho sempre cercato di renderti fiera, tutto ciò che faccio lo faccio per te, per la bimba che sono stata, ma c’è una cosa che mi fa stare male. In qualunque fase della mia vita, sia mentre piangevo in cameretta, che quando sfilavo sui più importanti red carpet, c’era un pensiero fisso nella mia testa, non sentirmi abbastanza. Quando ci penso vorrei solo abbracciarti forte, perché mi rendo conto che ogni volta che ho pensato qualcosa di negativo su di me, l’ho pensato anche di te. E tu non lo meriti. Ecco allora vorrei dirti questo: sei abbastanza, lo sei sempre stata, tutte quelle volte che non ti sei sentita abbastanza brava, abbastanza bella, abbastanza intelligente, qualsiasi cosa abbastanza, lo eri. E sai in quanti momenti ti sentirai ancora così, tantissimi, questo per esempio è uno di quei momenti ed è normale che lo sia.
Le sfide più importanti sono sempre nella nostra testa e solo con noi stessi e allora cominciamo, piccola Chiara, parliamo della tua vita. Crescendo vivrai ogni tipo di esperienza, ci saranno tanti momenti di felicità, ma anche tanti densi di paura e ansia. E posso dirti cosa ho imparato da tutto ciò? Goditi il vento e quei momenti, vivili con tutta te stessa, piangi, arrabbiati, urla se devi, fanno parte del tuo percorso e più che mai di te. Un amico un giorno mi ha detto: “Nessuno fa la fila per delle montagne russe piatte”. Aveva ragione, vivile al massimo quelle montagne russe, sia quando vai giù che ti manca il fiato, sia quando sali piano che la vetta sembra non arrivare mai. Vivile tutte senza paura. La paura quella brutta sensazione che cerchiamo di cacciare via sempre ti accompagnerà tante di quelle volte che perderai il conto. La sfida più grande sarà sempre contro te stessa, a buttati quando hai paura. E sai cosa ho imparato? Che se una cosa ti fa paura probabilmente è la cosa giusta da fare, che solo rischiando si vince contro le insicurezze nella tua testa. Alcune le sconfiggerai, altre ti faranno compagnia per molto tempo. Ma capirai anche che va bene così. Abbiamo tutti la scritta fragile sulla nostra pelle, siamo scatole che contengono meraviglia e vanno aperte con cura. Ti dico una cosa bellissima, ho due bimbi splendidi ora, la somma perfetta di un sentimento immenso. Di Fede però non ti dico nulla. Non ti voglio togliere la sorpresa e la meraviglia di scoprire piano piano l’amore vero. Sì, diventerai una mamma anche tu, non è assurdo da pensare? E la cosa assurda è che sarai sempre la stessa persona, con gli stessi dubbi e insicurezze di sempre. Non te lo immaginavi. Quando adesso guardi i tuoi genitori pensi che siano infallibili e abbiano tutte le risposte. Beh, ti svelo un segreto, anche loro stanno crescendo con te e quelli che vedi infallibili sono persone che fanno il loro meglio nel tentativo di fare sempre la cosa giusta e con la consapevolezza a volte di sbagliarla. Sarà semplice fare il genitore? Mai. Sarà il lavoro più faticoso di tutti, anche perché le uniche persone che potranno dare il giudizio finale sul tuo operato sono solo i tuoi figli. Spesso ti sentirai in colpa di essere lontana da loro, anche solo per andare al lavoro. Ti sentirai quasi sbagliata ad avere altri sogni oltre la famiglia. La nostra società-cultura ci ha insegnato che quando diventi madre hai una nuova identità già prestabilita, sei solo una mamma. Pensa a questo: quante volte la società fa sentire in colpa le donne perché lavorando stanno lontano dai figli? Praticamente sempre e quante volte lo stesso trattamento è riservato agli uomini? Mai.
Ma ti dico una cosa, se farai sempre del tuo meglio per i tuoi figli, e se loro sono il pensiero principale delle tue giornate, togliti ogni dubbio, probabilmente sei una brava madre, non perfetta, ma brava abbastanza. Ti voglio dare un consiglio, celebra sempre i tuoi successi, quelli grandi, ma anche quelli piccoli che nessuno vede, ma che ti renderanno orgogliosa di te. Non sminuirti mai di fronte a nessuno. Noi donne siamo abituate a farci piccole di fronte a uomini insicuri, e te lo dici una che ha accettato persino che qualcuno si prendesse il merito di averla inventata e ha lasciato che questa fosse la narrazione per anni, prima di rendersi conto che tutto questo fosse sbagliato. Sai, da donna dovrai affrontare tante battaglie, dal dovere lavorare il doppio di un uomo per farti prendere sul serio, al non poter vivere liberamente il tuo copro, perché se lo nascondi sei una suora, se lo mostri una tr**a. Ogni giorno leggerai centinaia di messaggi e commenti che ti ricorderanno questo sessismo normalizzato e non aver paura delle conseguenze dell’essere chi sei. Essere una donna non è un limite, gridatelo a chiunque per tutta la vita e lottate insieme ogni giorno per cambiare le cose. Io ci sto provando anche in questo momento. Senti come batte il mio cuore, riconosci queste emozioni, vorrei abbracciarti piccola Chiara e dirti di non dubitare di quello che sei, che alla fine andrà tutto bene e che sì sono fiera di te”.