Nella giornata di ieri, presso il Tribunale di Imperia, si è tenuta la prima udienza dell’affaire Morgan-Bugo, dopo che quest’ultimo ha citato l’ex giudice di X Factor per diffamazione. Il tutto si è concluso con nulla di fatto, visto che il Giudice ha optato per il rinvio a giudizio. Morgan – nonostante le scuse – non ammette le sue responsabilità e anzi, contrattacca con una poesia contro Bugo, pubblicata in esclusiva da Mow Mag.
La guerra tra i due – tutti lo ricorderanno – è nata sul palco del Festival di Sanremo nella notte dell’8 febbraio del 2020, quando il testo del brano Sincero, che i due artisti portavano in gara, venne storpiato da Morgan. La fuga di Bugo dall’Ariston e la conseguente squalifica del duo dal concorso si sono trasformate un fenomeno social che ancora oggi fa notizia.
Le parole “le brutte intenzioni, la maleducazione” sono divenute così popolari da oscurare il testo originale della canzone – che il pubblico stenta ad intonare. Bugo non ha mai perdonato il gesto del suo ex amico né le affermazioni che sono seguite. Da qui, la decisione di citarlo in giudizio con l’accusa di aver compromesso la sua reputazione e il suo lavoro.
Durante l’udienza di ieri, entrambe le parti si sono presentate presso il Tribunale di Imperia. Morgan ha chiesto scusa a Bugo proponendo – d’accordo con il suo legale – un risarcimento di 3 mila euro, che è stato però rifiutato. La causa è stata quindi aggiornata al 30 aprile.
Ad ogni modo, Castoldi non sembra essere preoccupato per le sorti del caso, anzi, ha subito commentato la scelta di Bugo di rifiutare le sue scuse. Ha deciso di farlo attraverso un lungo messaggio inviato a Mow Mag accompagnato da un componimento artistico in rima dal titolo Vaffan Bugo. Titolo che, sicuramente, lascia poco spazio alla fantasia su quale possa essere il contenuto e, dunque, il pensiero dell’artista.
Ma che tragedia sta mettendo giù Bugo? Mi denuncia per diffamazione per aver detto le seguenti frasi: “Ha massacrato la cover di Endrigo, si è comportato da dilettante sul palco”. Questo è il mio reato.
Queste le parole di Morgan a seguito del confronto in Tribunale con il suo collega, che ha portato con sé anche cameraman personale e manager, due persone che il leader dei Bluvertigo conosce bene. Ma che – commenta curiosamente – non gli hanno rivolto la parola:
Si presenta in tribunale col cameraman personale e il manager, entrambi fanno finta di non conoscermi e non mi salutano, nemmeno quando faccio notare che le persone per bene salutano anche il peggior nemico
Morgan ha poi fatto notare che anche Bugo ha indirizzato nei suoi confronti – nel corso di questi anni – innumerevoli insulti, che però non hanno portato il polistrumentista di Monza a denunciare il suo ex amico, poiché impegnato a pensare ad altro.
Prima di recitare la poesia composta ad hoc per il caso – il Vaffan Bugo – Morgan conclude il suo messaggio commentando la scelta del Giudice di aggiornare l’udienza:
Ovviamente il giudice vuole vederci più chiaro e rinvia il processo, ma Bugo non ha date libere fino a maggio perché evidentemente è pieno di concerti. Quindi dove sarebbe il danno subito?
Possiamo allora dire che, guardando alle affermazioni fatte e ascoltando la poesia che sembra essere il seguito del “le brutte intenzioni”, Morgan non torna sui suoi passi e non perde l’occasione di provocare Bugo il quale, però, non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione.