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Morgan è sempre Morgan, personaggio in perenne controtendenza, discusso, vulcanico, a tratti discutibile a tratti geniale. Qualcuno direbbe artista. Difficile metterlo in una specifica categoria: fatto sta che Marco Castoldi nell’ultimo periodo è tornato a essere particolarmente chiacchierato per via di alcuni attacchi ricevuti dal rapper Diablo Baby. Diablo altro non è che l’attuale fidanzato di Jessica Mazzoli, che con il cantautore dei Bluvertigo ha vissuto una importante love story da cui è nata la figlia Lara. Pochi giorni fa il rapper è sbottato sui social, affermando che Morgan continua a inviare “messaggi sconci e richieste inappropriate a Jessica”. Ora Castoldi, seppur non cita esplicitamente l’ex compagna e Diablo, replica. Lo fa con un lungo post su Instagram in cui affronta il delicato capitolo stalking, dal suo originale punto di vista. Dopotutto, come sopra detto, Morgan è sempre Morgan.

Il cantautore milanese afferma che “la società contemporanea abusa dello strumento giuridico dello stalking (alias persecuzione)”. Secondo Morgan, ci sono “molti uomini gentili romantici ed innocenti” che sono le “vere vittime di donne crudeli, misantrope e spregiudicate.” Donne, “molto spesso borghesi, alto-borghesi, viziate, che lo usano (lo stalking, ndr) come guinzaglio-ricattatorio”. Come poc’anzi accennato, l’artista preferisce non fare nomi. Dalla serie, chi ha orecchie per intendere, intenda. Quindi prosegue ribadendo che il reato di stalking “oggi va molto di moda”.

Castoldi parla di “uomini semplicemente innamorati e assolutamente privi del profilo psichico del persecutore”. Uomini che “vengono denunciati dopo che subiscono il no-contact” da parte delle partner. Vale a dire che queste ultime, una volta conclusasi la relazione, si rendono irreperibili a ogni sorta di tentativo di contatto. Da qui la reazione “scomposta”, che, sempre secondo Morgan, altro non è che un tentativo di recuperare un contatto. Cioè un legame con quella stessa persona che si è volatilizzata totalmente “senza spiegazioni”. Morgan è un fiume in piena e prosegue nel suo ragionamento.

L’artista è convinto che una simile situazione, il fatto di essere lasciati e ‘bloccati’, possa provocare in alcuni individui “un trauma profondo, lesivo”. Questo perché tali persone rimarrebbero prive degli strumenti che potrebbero aiutarli. Non solo: in tale stato, siffatti uomini smarriti capitano, per logica, durante dei periodi bui della loro vita, essendo stati lasciati. E ancora: il cantautore, circa il fatto che alcune donne rescindano rapidamente ogni contatto con l’ex, afferma che “è una tecnica ampiamente diffusa in questi giorni”.

Largo anche a una stoccata per una categoria di professionisti. Sempre secondo il Morgan pensiero, diverse donne riceverebbero l’aiuto “di una psicoterapeuta che probabilmente è la prima (ir)responsabile di una situazione che condurrà alla denuncia di stalking”. Ma cos’è in fin dei conti lo stalking per Morgan?

“L’ultima fase e conclusione del percorso di disinnamoramento forzato che la donna moderna, per il suo solo benessere e tornaconto, agisce in questi tempi, indisturbata, ritenendo legittimo massacrare e punire la persona (maschio) a cui fino a ieri ha detto ti amo”.

Morgan si difende

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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