È morta all’età di 78 anni Paola Gassmann, attrice cardine della scena teatrale italiana, primogenita del regista Vittorio Gassmann e sorellastra di Alessandro Gassmann. Paola è scomparsa a seguito di una lunga malattia. L’annuncio è stato dato da Ugo Pagliai, compagno di una vita sul palco e al di fuori di esso, insieme ai figli Simona e Tommaso, unitamente a tutta la famiglia.
Paola era la prima dei quattro figli di Vittorio Gassmann, nati tutti da relazioni diverse. Sua madre era, infatti, la prima moglie di Gassmann, Nora Ricci. Il matrimonio con quest’ultima venne poi annullato dalla Sacra Rota. Successivamente, nacquero: Vittoria dal matrimonio con Shelley Winters; Alessandro dall’unione con Juliette Maynel (scomparsa poco fa); Jacopo dalla terza moglie Diletta D’Andrea, con la quale rimase sposato fino alla morte, nel 2000.
Il più noto tra i suoi fratelli, Alessandro Gassmann, ha voluto dedicarle un messaggio di addio. Insieme ad una tenera foto, Alessandro ha scritto queste parole sui suoi profili social per fare un ultimo saluto alla sorellastra:
Ciao sorella mia. Sei sempre stata la più saggia di tutti noi, la più rassicurante , la più equilibrata e simpatica. Ti vorrò per sempre bene, come tutti quelli che ti hanno conosciuta.
Ciao sorella mia. Sei sempre
stata la più saggia di tutti noi, la più rassicurante , la più equilibrata e simpatica. Ti vorrò per sempre bene, come tutti quelli che ti hanno conosciuta. 🌸 pic.twitter.com/nFuWmxXHyC— Alessandro Gassmann 🌳 (@GassmanGassmann) April 10, 2024
Paola Gassmann, vita e carriera
Paola Gassmann è nata il 29 giugno del 1945 a Milano da Vittorio Gassmann e Nora Ricci, prima moglie dell’attore e registra. Paola è stata una grande protagonista della scena teatrale italiana, alla quale ha dedicato la sua intera vita. L’attrice non era infatti solita apparire in televisione, tanto da partecipare solo in sporadiche commedie. Dopo aver studiato all’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico, ha iniziato a lavorare nella compagnia Teatro Libero di Luca Ronconi. Protagonista di uno degli spettacoli più celebri del maestro, Orlando Furioso, si è esibita nei principali teatri d’Italia e d’Europa.
Da lì, prese parte ad un altro lavoro di Ronconi, La tragedia del vendicatore, e ad uno spettacolo diretto da Lina Wertmuller, ovvero Cucina. Successivamente, è entrata nella compagnia creata dal marito Ugo Pagliai, la Brignone-Pagliai. Durante la sua carriera, fu diretta anche dal padre Vittorio in tre spettacoli: Cesare o nessuno, Fa male il teatro e Bugie sincere.
Insieme al marito ha messo in scema molti spettacoli della tradizione teatrale italiana. Mentre, negli ultimi anni della sua carriera, si era dedicata anche alla poesia, scrivendo anche la sua autobiografia, Una grande famiglia dietro le spalle.
