Il mondo del cinema è a lutto. Nel pomeriggio di domenica 26 marzo è morto Ivano Marescotti, deceduto al termine di una lunga malattia. Marescotti, originario di Villanova di Bagnacavallo in Romagna, si è spento a 77 anni compiuti lo scorso 4 febbraio. Nell’ultima intervista rilasciata circa un anno fa al Corriere della Sera, aveva ricordato come il suo approdo sui set fu casuale. Finito il liceo artistico, si era iscritto alla facoltà di Architettura per poi svolgere fino a 35 anni il lavoro da impiegato nell’ufficio di Urbanistica nel Comune di Ravenna.
Ivano Marescotti: l’incredibile ascesa dettata dalla casualità
La svolta arrivò nel 1981, quando un amico gli propose di sostituirlo in uno spettacolo. “Mi chiedo ancora perché avesse pensato proprio a me, dato che non avevo alcuna esperienza scenica”, aveva raccontato. Fatto sta che pur non avendo mai frequentato scuole di recitazione, se la cavò alla grande. E fu allora che iniziò a fare l’attore. Si licenziò e cambiò vita: “Abbandonavo il certo per l’incerto assoluto, non sapevo dove sarei finito e non potrei consigliare a nessuno di compiere una scelta del genere, così radicale”.
In pochi anni riuscì a raggiungere risultati straordinari, lavorando con i migliori registi italiani. In teatro ha lavorato, fra gli altri, con Leo De Bernardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi. Il debutto al cinema è datato 1989, un piccolo ruolo nel film “La cintura”.
Poi l’incontro con Silvio Soldini che lo volle nel film “L’aria serena dell’ovest”. A fine carriera il suo curriculum contò circa 130 lavori sia in Italia che all’estero, tra fiction e film, fra tv e cinema. La sua versatilità fu una delle qualità più apprezzate dai registi. Lo si ricorda in particolar modo per il personaggio del dottor Randazzo in “Johnny Stecchino” di Roberto Benigni e per quello del leghista padre della ragazza che ha una love story con Checco Zalone nel film “Cado dalle nubi”. E ancora, il successo nei panni del papà di Alex in “Jack Frusciante uscito dal gruppo” di Enza Negroni tratto dall’omonimo romanzo di Enrico Brizzi.
Ha calcato anche set internazionali, avendo parti in film hollywoodiani come “Il talento di Mr Ripley” di Anthony Minghella, “Hannibal” di Ridley Scott e “King Arthur” di Antoine Fuqua. Nel 2022, si è ritirato dalle scene per dedicarsi all’insegnamento. Dopo un anno didattico sperimentale con le “Cento ore con Marescotti” nel 2016, sono seguite sei edizioni di Tam – Teatro Accademia Marescotti, organizzate in collaborazione con il Circolo degli attori di Ravenna.
Ivano Marescotti lascia una figlia e la moglie Iliade
Lascia lascia la figlia Iliade, nata nel 2003, e la moglie Erika Leonelli (49 anni), sua ex allieva. I due si sono sposati il 26 marzo 2022 con rito civile, nei locali dell’Ecomuseo delle erbe palustri, dove sono custoditi diversi manufatti della prima metà del XX secolo, alcuni dei quali realizzati dal padre dell’attore. Le nozze sono state celebrate in dialetto: Marescotti ha voluto sottolineare il suo attaccamento alla tradizione romagnola. L’attore ha scritto anche un’autobiografia “Fatti veri”, dove ha ricordato, fra le altre cose, la morte del figlio Mattia.