Nadia Toffa: la battuta esilarante sulla banana (“Per questo urlo cosi tanto”) e la verità sulla sua salute: “Le cure continuano…”
Nadia Toffa, dopo aver tenuto compagnia al pubblico domenica di Italia 1 alla conduzione de Le Iene, poche ore fa ha ringraziato i suoi fan su Instagram, scherzando in maniera esilarante sulla banana che lei stessa ha mangiato in diretta. “Che gioia avervi tenuto compagnia ieri sera a Le Iene con Matteo e Filippo, amici più che colleghi… – ha scritto la giornalista di Brescia sui social -. Squadra che vince non si cambia compreso il mio team che fa di tutto per rendermi presentabile anche con la banana e la mitica sarta Clara che io chiamo affettuosamente Clerino. La banana non sembra ma prima della diretta dà un’energia pazzesca.” Largo poi all’ironia: “È per questo che urlo così tanto – prosegue Nadia – E ora largo le battute. Un abbraccio grande e grazie di esserci sempre”.
La giornalista sul tumore: “Continuo le cure… Mai mancherei di rispetto al mio corpo”
Oltre alla spassosa battuta sul frutto, la Toffa ha risposto a dei commenti che sono cascati sotto al post e ha chiarito le sue condizioni di salute, dopo che diversi follower hanno scritto di vederla affaticata e stanca: “Vorrei tranquillizzare chi mi dice che sembro stanca. Continuo le cure, ma mi sento meglio, altrimenti non andrei in onda. Non mancherei mai di rispetto al mio corpo. Sarebbe sciocco”. Dunque la giornalista prosegue le cure e la sua battaglia al cancro, ma ciò, al momento, non è un ostacolo al suo lavoro.
Nadia Toffa intervistata dal Tg 5: “Fraintesa”
E a proposito del cancro, Nadia negli ultimi giorni è finita al centro di una polemica dopo che una sua frase sul tumore (‘Cancro come un dono’) è stata strumentalizzata. Intervistata dal Tg 5 ha spiegato di essere stata capita male: “Succede di essere fraintesi. Ho erroneamente utilizzato quelle parola. Bisogna essere come i bambini. Loro all’ospedale giocano, mangiano, reagiscono bene. Però volere non è potere. Ci vuole la medicina. A ogni controllo, preghi e hai paura e vai avanti. Tu chiedi perché a me. Perché non a me? La domanda si è ribaltata. Non darei mai questa cosa a un altro; è una cosa brutta, difficile. La forza di volontà è andare avanti. Sopportare anche il dolore”.