Nadia Toffa ‘riappare’ a Le Iene: il ricordo del forte impegno per la città di Taranto
Questa sera a Le Iene è riapparsa Nadia Toffa. La compianta ed indimenticabile inviata (e conduttrice) è stata ricordata per il forte impegno che ha dedicato alla città di Taranto, alla situazione così difficile in cui vivono i suoi abitanti a causa dell’Ilva. L’acciaieria più grande d’Europa, negli anni, ha causato danni gravi. È stata madre di malattie e numerose morti che hanno toccato uomini, donne e bambini. Nel 2013, Nadia si recò nella città pugliese e documentò le vite dei tarantini, mostrò all’Italia le polveri velenose che si spargevano nell’aria, che si posavano sulle case ed entravano nelle vie respiratorie della gente, infettandole e danneggiandole. La battaglia della Toffa fu gentilmente spietata per cercare di salvare i tarantini, per trovare una soluzione. Per mettere fine, una volta per tutte, a quella moria umana che si prospettava infinita.
Taranto e i tarantini: come stanno 6 anni dopo il servizio di Nadia Toffa
Nel 2013, Nadia incontrò proprio alcuni operai dell’Ilva, mostrò agli italiani le nubi tossiche che la fabbrica emanava e raccontò le vite segnate dalle malattie di chi lì ci ha lavorato e di chi abitava nelle zone limitrofe. Quartieri, come quello dei Tamburi, che piano piano si stavano svuotando. I tarantini infatti si mettevano in fuga per salvare se stessi e le loro famiglie. Colpì molto il racconto di Vincenzo che elencò i tanti bambini che, in quegli anni, si erano ammalati. Linfomi, tumori al cervello. Malattie di cui il sol nome fa paura. A distanza di 6 anni, Gaetano Pecoraro è tornato a Taranto. Per cercare le persone intervistate da Nadia e scoprire come sono cambiate le loro vite. C’è chi è guarito, come ad esempio Enzo. C’è chi ha deciso di cambiare vita per cercare di migliorare le cose ma c’è anche chi, sfortunatamente, non c’è più.
“Nadia Toffa per sempre nei nostri cuori”, l’impegno indimenticabile
Taranto intera non ha di certo dimenticato l’impegno di Nadia Toffa. Dopo la sua morte, che ha scosso tutti, a lei è stato dedicato il reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santissima Annunziata realizzato proprio da una raccolta fondi promossa proprio dalla brillante Iena.