Tegola giudiziaria su Naike Rivelli, la figlia di Ornella Muti: come rende noto Dagospia, la 47enne è stata rinviata a giudizio a seguito della denuncia per diffamazione nei suoi confronti sporta da Barbara D’Urso nei mesi scorsi. Dunque salgono le probabilità che si arrivi a un processo penale vero e proprio, con l’accusa da una parte, vale a dire la conduttrice campana in forza a Mediaset, e la difesa dall’altra, vale a dire la Rivelli. Il caso era deflagrato a livello mediatico la scorsa estate, quando Naike era spuntata su Instagram, confezionando un video di fuoco e svelando di aver ricevuto una denuncia da parte della 64enne partenopea.
Barbara d’Urso e Naike Rivelli: il caso della denuncia spiegato dettagliatamente
“Mi ha mandato i carabinieri”, spiegava Naike, alla quale faceva eco mamma Ornella Muti: “Barbara, ma non eravamo amiche?!”. La Rivelli, nel rendere pubblici i dettagli della denuncia ricevuta, si era presentata sui social con un abito di pizzo trasparente, per imitare in modo canzonatorio il modo di abbigliarsi della d’Urso. “Mi sono vestita così per promuovere l’integrità della donna”, sottolineava con sarcasmo Naike, per poi infliggere una serie di sferzate verbali alla presentatrice di Pomeriggio Cinque: “Nelle tue trasmissioni hai fatto venire gente di ogni genere e in ogni condizione, ricordo bene Francesco Nuti e hai fatto audience su questo. Hai parlato delle emozioni, della disperazione e degli equivoci, quindi cose che potrebbero non essere vere”.
All’epoca Naike fu un vero e proprio fiume in piena. Attaccò in modo frontale la campana e il suo modo di fare televisione: “Hai creato mega gossip, non voglio entrare in merito al tipo di televisione che crei, però la fai. Quindi chi la fa l’aspetti. Diffamare significa affermare qualcosa di non vero su una persona. Nella trasmissione di Barbara D’Urso vengono affermate regolarmente cose che poi vanno verificate. Dunque nei suoi salotti si può dire di tutto, ma nei salotti di casa propria no e questo mi fa paura”.
La figlia di Ornella Muti passava poi a spiegare il motivo dell’azione legale intenta contro di lei. “Due indagini penali: una perché pare che io abbia sfruttato il suo nome e una perché l’avrei diffamata – raccontava la Rivelli -. Pare che si riferisca a quando scrissi un post in cui dicevo che voci di corridoio sostenevano che avesse un amante a Mediaset. Voci di corridoio. È venuto Sgarbi nella tua trasmissione e ha detto che sei una raccomandata! Ho riferito voci di corridoio, non ho detto che è così”.
Naike fece seguire altre ‘rasoiate’ taglienti all’indirizzo della napoletana: “Non è che hai la coda di paglia? Chi mette in gioco pubblicamente la vita e le emozioni degli altri non può prendersela quando tocca a lei, anzi dovrebbe affrontare la questione apertamente. Una giornalista vera, beh, parla pubblicamente, non manda delle letterine con i carabinieri. Io ho fatto dello humour su Barbara D’Urso e lei mi ha preso seriamente, va bene, si vedrà anche io ho ottimi legali che si occupano di queste cose”.
“Che ironia! Se qualcuno avesse il diritto di fare una diffida a qualcuno, dovremmo essere io e mia madre. Il nostro materiale è stato usato e strumentalizzato regolarmente nei programmi della D’Urso finché io non ho messo un punto. Che ironia, mentre pregava per noi dal pulpito della sua trasmissione, mandava le lettere di diffida. Santa, santa D’Urso non si fa così”, concludeva la figlia d’arte, sempre con palese sarcasmo.
Naike Rivelli e le ospitata da Barbara d’Urso a Domenica Live
Naike Rivelli è stata ospite diverse volte di Domenica Live, programma timonato da Barbara d’Urso che ha chiuso i battenti nel 2021, così come Live – Non è la d’Urso. I rapporti con la conduttrice campana sono stati ottimi finché la 47enne ha preso la decisione di non presenziare più nei salotti d’ursiani. Non solo: iniziò anche a lanciare critiche nette e taglienti al modo di fare tv di Barbara. Disse pure di essersi pentita di aver partecipato alle sue trasmissioni. Insomma, l’idillio, casomai lo si possa definire così, si ruppe. Ora c’è tutt’altro clima: tempesta, con i legali di mezzo e un processo penale all’orizzonte.