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Ryan Dorsey, il marito di Naya Rivera, torna a parlare dell’adorata moglie ad un anno di distanza dalla sua tragica scomparsa. Come ricorderete, l’attrice che in Glee interpretava il personaggio di Santana ci ha lasciati a luglio del 2020, in un tragico incidente. Mentre si trovava insieme al figlio in gita, l’interprete statunitense è affogata nel lago Piru vicino a Los Angeles, riuscendo però all’ultimo a salvare il piccolo.

A dare l’allarme era stato proprio Josey, di cinque anni appena. Il figlio di Naya Rivera è stato trovato addormentato nella barca che i due avevano affittato e ha rivelato alle autorità, per l’appunto, che la madre era scomparsa dopo essere scesa dall’imbarcazione per una nuotata.

Ed ecco che, a 12 mesi dalla tragedia, il compagno della Rivera è tornato a parlare, con un commovente post pubblicato su Instagram. Sul social, Dorsey ha condiviso un tenero collage con le foto di Naya Rivera insieme al loro figlioletto. Nella lunga caption, Dorsey ha voluto ricordare la Rivera con parole estremamente toccanti. Una lunga lettera che avrà di certo fatto commuovere tutti i fan di Glee (e non).

Ecco un estratto del post:

Nei prossimi anni, che spero saranno pieni di soddisfazioni, il mese di luglio sarà probabilmente un mese molto strano e difficile. Per me è ancora difficile riguardare le foto, non sono ancora riuscito a leggere o vedere nulla. Mano a mano che gli anni passeranno mi farò sempre più forza e continuerò a condividere i miei ricordi con la stessa più luminosa che la tua eredità ci ha lasciato, il nostro splendido figlio, Josey.

Ed è proprio su Josey che l’attenzione di molti si è focalizzata. Ci si è infatti chiesti come potrebbe vivere un bambino di appena 5 anni senza la sua mamma, consapevole del fatto che gli ultimi momenti li ha passati proprio con lei. La madre di Naya Rivera, a proposito, ha raccontato alla rivista People che il piccolo le parla spesso di lei e che ne sente molto la mancanza.

Un altro aggiornamento sullo stato di salute mentale del piccolo Josey arriva sempre dal padre, che sullo stesso post Instagram ha scritto:

Il nostro piccolino è cresciuto tanto, è un esploratore, ha uno spirito curioso, è tenero, divertente, e la sua risata riempie la stanza. Tutti quelli che lo conoscono se ne innamorano, tutti quelli che lo conoscono sono sempre sorridenti. Adesso sta bene, è un bambino davvero forte e resiliente. Tu gli manchi ma sa anche che un giorno vi rivedrete. Questo filo invisibile è qualcosa che ci ha aiutato molto a superare questo periodo di transizione verso un mondo dove non ci sei più.

A rendere particolarmente scioccante la morte di Naya Rivera, per la sua famiglia e per i suoi seguaci, è stata quella che in molti si sono permessi di definire come la maledizione di Glee. Ad oggi ci hanno infatti lasciato in modo improvviso e particolarmente tragico ben quattro membri del cast: oltre alla Rivera, negli scorsi anni abbiamo perso anche Cory Monteith (Finn Hudson nella serie) e Matt Bendik (Kitty Wilde) per un’overdose e Mark Salling (Noah Puckerman) per suicidio.

 

Alberto Muraro

Appassionato di musica, sono "multilingue e multitasking". Credo, in tutta onestà, di essere il massimo esperto italiano di casa Ferragnez. Sogno di condurre l'Eurovision Song Contest, in attesa di tornare in veste di inviato al Festival di Sanremo. Ho scritto anche un libro, Linea 148.

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