Recentemente Alba Parietti è tornata in televisione al timone di “Non sono una signora”, il programma nel quale i personaggi noti del mondo dello spettacolo si mettono alla prova entrando a piè pari nel mondo delle Drag Queen. La trasmissione ha rappresentato per la Parietti una sorta di riscatto dopo essere stata per tanti anni la regina delle ospitate nei talk show. In un’intervista rilasciata a TvBlog, la conduttrice ha parlato di questa nuova esperienza, delle difficoltà della messa in onda del programma, rimandata più volte nel corso dell’anno, e della possibilità di una seconda edizione.
La possibilità di una seconda edizione
Nel corso dell’intervista Alba Parietti ha parlato della possibilità di una seconda edizione del programma, dicendosi speranzosa all’idea di poter ripetere l’esperienza della conduzione: “Non sono una signora è un programma che accoglie, non respinge nessuno. È un programma fatto per creare una allegra intimità e divertimento. Adesso che si è capito che dentro il vaso di Pandora non c’era altro che puro divertimento, spero si possa pensare di farne una seconda edizione. Io sono molto speranzosa in questo senso.”
L’idea della seconda edizione a quanto pare incontrerebbe anche il favore della Rai che, grazie anche agli ottimi ascolti, si sarebbe già espressa positivamente in merito: “Ho avuto segnali positivi da parte dell’azienda dopo la messa in onda. Ora se son rose, come si dice, fioriranno. Il programma ha fatto ascolti superiori alla media di rete ed è stato ai primi posti come trend sui social network. Mi sembra una bella cosa.”
Non sono una signora: il programma del riscatto
La messa in onda del programma non è stata certo una facile impresa. Stando alle parole di Alba Parietti si è trattato di “Un difficile parto che finalmente abbiamo portato a termine e questo grazie a Nick Cerioni e a tutto il team di autori del programma.”
Com’è facile immaginare, sulla trasmissione aleggiava un’aura di pregiudizio che ha messo, e non poco, i bastoni tra le ruote alla conduttrice e che ha causato i numerosi rinvii sui quali si è tanto discusso: “C’è stata una specie di “ombra scura” sul programma, che veniva costantemente rimandato e che lo ha fatto diventare una specie di oggetto misterioso, quasi da nascondere. Sicuramente c’erano dei pregiudizi, io dico ingiusti.”
Quando poi finalmente sembrava che il programma potesse andare in onda è arrivato un altro rinvio a causa de “Il cantante mascherato”: “Si, poi si è pensato di mandarlo in onda a febbraio. Ma in quel periodo era previsto Il Cantante mascherato e si è deciso che due programmi cosi simili non potessero andare in onda contemporaneamente.” Stando alle parole della Parietti si è trattato di una misura del tutto fuori luogo in quanto i due programmi sono in realtà molto differenti e per questo motivo non avrebbero accolto il favore della stessa “fetta” di telespettatori.
A fine maggio poi la bella notizia: il programma sarebbe finalmente andato in onda. La conduttrice si è detta soddisfatta di aver dimostrato a tutti come il programma non avesse contenuti offensivi e fosse adatto alla visione da parte di tutti, grandi e piccoli: “La confezione e il risultato finale hanno, a mio giudizio, dimostrato che Non sono una signora, alla fine, è un programma per famiglie. I dati lo dimostrano, la maggioranza dei telespettatori sono bambini e ragazzi accompagnati dai genitori.”
Il ritorno come opinionista
Per concludere, alla domanda sulla possibilità di tornare in televisione da settembre in qualità di opinionista in qualche talk show, la Parietti ha risposto sicura: “Se io oggi avessi trent’anni, deciderei di non fare più l’ospite. Ma l’Alba Parietti di oggi ha una visione della vita differente. Ho avuto tutto quello che si può avere in una carriera. Fare di più sarebbe onestamente difficile. Se i miei colleghi mi chiederanno di andare a fare l’ospite da loro, con la consueta cortesia con cui me l’hanno chiesto in passato, ci andrò volentieri. Andare a fare l’ospite per me non è una diminutio.”