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Non solo gaffe e momenti virali ma anche tanti disastri dietro queste Olimpiadi. Già con la cerimonia di apertura più discussa di sempre si era capito che non sarebbe stata un’edizione come tutte le altre, ma ora si sta superando il limite!

Ieri vi abbiamo fatto sorridere con i momenti più chiacchierati di Parigi 2024, tra le gaffe degli atleti e le varie polemiche che stanno smuovendo web e classe politica (come se non avessero altro a cui pensare!). Oggi invece poniamo l’attenzione sulle note dolenti, sui frutti dalla scarsissima organizzazione del comitato parigino. Giusto nelle ultime ore c’è stato pure un arresto di un atleta.

Parigi 2024: i momenti peggiori di queste Olimpiadi

Tuffiamoci subito nella questione, ed è proprio il caso di dire tuffiamoci perché la prima atleta al centro delle polemiche è una nuotatrice. Luana Alonso, del Paraguay, è stata allontanata dal villaggio olimpico e dalle competizioni dopo una vera e propria scappatella. La ventenne è stata beccata a farsi una bella passeggiata a Disneyland, con tanto di foto ricordo sui social nel regno di Topolino. Il comitato olimpico ha ritenuto che questa fuga fosse imperdonabile, soprattutto nei confronti delle colleghe chiuse nel villaggio tra regole e allenamenti. Poco male per la Alonso che si è limitata a fare spallucce e annunciare il suo ritiro ufficiale dal nuoto. Evidentemente per lei le Olimpiadi non erano di chissà quale importanza.

Oggi è arrivata una notizia molto meno divertente di una gita a Disneyland. L’australiano Thomas Craig, che concorreva nell’hockey su prato, è stato arrestato. Il ragazzo e altri suoi colleghi hanno ben pensato di andare a spasso per Parigi in cerca di cocaina. Le forze dell’ordine l’hanno beccato con le mani nel sacco mentre contrattava con uno spacciatore. Per ora il team australiano non ha voluto rilasciare ulteriori commenti.

Vermi nel cibo: gli atleti non sono al sicuro neanche fuori dalla Senna

Come se non bastasse la Senna e i sempre più crescenti casi di E. Coli segnalati dopo il triathlon di nuoto, gli atleti devono stare attenti anche al cibo. Forse ora abbiamo capito perché sono diventati virali i muffin al cioccolato della mensa, tanto amati dal nuotatore norvegese Henrik Christiansen. Come minimo sono tra i pochi cibi commestibili offerti dalla mensa nel villaggio Olimpico. Il nuotatore britannico pluri-medagliato Adam Peaty ha denunciato le scarse condizioni dei pasti riservati agli atleti. Gli sportivi stanno facendo la fame perché la mensa olimpionica ha optato per pasti privi di proteine e carne, hanno così provato a tenersi in forze con il pesce, che però è pieno di vermi, denuncia Peaty.

Atlete lasciate a piedi prima della gara: lo strano caso di Sha’Carri Richardson e Shelly-Ann Fraser Pryce

C’è poi la storia assurda delle atlete che sono state lasciate fuori dallo stadio. L’americana Sha’Carri Richardson e la jamaicana Shelly-Ann Fraser Pryce hanno vissuto una disavventura degna dei più vergognosi casi di disorganizzazione di questa olimpiade. Le due atlete non risiedono nel villaggio olimpico e per questo non è stata loro data la comunicazione di un cambio di programma nel trasporto. Tutti gli atleti del villaggio si recano allo stadio sugli autobus predisposti, quelli che risiedono fuori devono muoversi con mezzi privati. La Richardson e la Fraser Pryce si sono presentate allo stadio normalmente e gli è stato vietato l’ingresso. Perché? Perché quel giorno l’ingresso degli atleti era stato spostato da un’altra parte dello stadio, e loro dato che non avevano ricevuto la notizia non lo sapevano.

L’unica alternativa per le due era quella di farsi un bel pezzo di strada a piedi se volevano entrare a fare la gara. Beh, che dire, un bel modo di trattare gli atleti che gareggiano! Lasciarli a piedi sotto il caldo parigino poco prima di una gara che può cambiare loro la vita. Il team jamaicano ha smentito questa notizia, rilasciando l’annuncio del ritiro della Fraser Pryce a causa di un infortunio. Tuttavia dal team USA arriva il video che ritrae Fraser Pryce e Richardson venir allontanate dallo stadio. Un disastro dopo l’altro questa Olimpiade che rimarrà nella storia più per le polemiche che per le performance degli atleti.

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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