Al via la nuova stagione televisiva. Il 5 settembre buona parte dei programmi 2022/2023 hanno aperto i battenti. Tra questi Oggi è un altro giorno, il talk pomeridiano di Rai Uno condotto da Serena Bortone in onda dal lunedì al venerdì. Non appena si sono accesi i riflettori, ecco in studio Laura Freddi e Francesco Oppini, i due volti nuovi scelti dal team della trasmissione per commentare le vicende trattate in studio. I due hanno dato vita ad una gag assieme alla Bortone, chiedendosi dove fosse il resto del cast che naturalmente si trovava a pochi passi, intento a suonare. Ecco quindi la presentazione di Jessica Morlacchi, Massimo Cannoletta, Romina Carrisi, Memo Remigi ed Antonio Mezzancella. Il siparietto poteva essere gestito meglio, tutto è apparso piuttosto banale. Insomma, se proprio si voleva fare una cosa simpatica, ci si poteva sforzare un po’ di più.
E poi? E poi ecco lo show entrare nel vivo, con l’intervista a Paola e Vittoria Gassman, e a Ugo Pagliai. La chiacchierata ha avuto il fine di omaggiare Vittorio Gassman, il leggendario ‘Mattatore. Spazio poi al cantante Johnson Righeira, a Maria Alberta Bifaretti – che ha parlato del dramma dei desaparecidos argentini – e a un dibattito politico che ha visto protagonisti Giovanni Donzelli (esponente di Fratelli d’Italia) e Anna Ascani (membro del Partito Democratico). Il talk è filato liscio, con Serena Bortone che ha gestito bene i tempi.
Sorge però una domanda: che senso ha avere così tanti ospiti fissi se praticamente non vengono quasi mai fatti intervenire? L’esordio di Laura Freddi e Francesco Oppini è stato gelido, all’insegna del mutismo. Di fatto avranno sì e no pronunciato cinque o sei frasi nell’intera puntata. E non per timidezza, ma per il semplice motivo che non sono mai stati interpellati.
Sicuramente ci sarà modo di rompere il ghiaccio strada facendo. Certo è che fare le ‘belle statuine’ non è mai piacevole. La questione non è passata inosservata e infatti alcuni telespettatori si sono riversati su Twitter, con la speranza che da ora in avanti gli opinionisti possano avere più spazio d’azione.