Se non esistesse la Rai, la si dovrebbe inventare. In una tv privata, se un programma va forte, si fa di tutto per migliorarlo, si stanziano nuove risorse e lo si coccola. Nella tv di Stato invece, a volte, capita il contrario e si si ha successo si passa addirittura sottotraccia o, per descrivere la situazione come l’ha descritta il quotidiano Libero, si è dei “disturbatori”. Il caso della trasmissione Ore 14, in tal senso, è esemplare. E non a caso il suo conduttore, il giornalista Milo Infante, in tempi non sospetti, ha lasciato chiaramente intendere di avere dei mal di pancia per come l’azienda sta gestendo alcune faccende.
Ore 14, come si evince dal titolo, parte alle appunto alle 14 per terminare all’incirca alle 15.25 (lunedì-venerdì). Va in onda su Rai Due, in quasi totale sovrapposizione a La Volta Buona su Rai Uno (lo show di Caterina Balivo dura circa mezzora in più). Quest’ultimo programma doveva essere uno dei fiori all’occhiello delle novità proposte da Viale Mazzini nei palinsesti 2023/2024. Peccato che i risultati non siano quelli sperati visto che a malapena, in qualche occasione, riesce a fare meglio del suo predecessore, l’ottimo Oggi è un altro giorno di Serena Bortone.
Il punto è che Ore 14, dati alla mano, pare rosicchiare pubblico proprio alla Balivo. Ad esempio, guardando nel dettaglio i dati di ascolto di una puntata di pochi giorni fa, si nota che Infante ha preso la linea alle 14.10 con uno share al 7.8% (il traino delle rubriche del Tg2 non aiutano per nulla), mentre Caterina Balivo su Rai 1 ha iniziato al 13,2% (ha pure dalla sua il traino del Tg1). E poi?. Alle 14.30 Ore 14 aveva già sfondato il milione di ascolti, impennandosi al 10,08%, mentre La Volta buona era scesa al 12,5%. Insomma, Infante, pure azzoppato dall’handicap del traino, va a lambire lo show dell’ammiraglia.
Così Libero Quotidiano sulla questione: “Infante ha fama di personalità un po’ scomoda a Viale Mazzini, da tempo. E le “preoccupazioni” a Rai Uno nascono già lo scorso novembre, quando qualcuno mugugnava per il confronto. Ieri, caso piuttosto curioso, Balivo e Infante in contemporanea hanno spedito i loro inviati in Sicilia per il tremendo caso della setta killer. Per Rai 1 una brusca virata sulla cronaca. Segno che forse, sotto sotto, qualcuno della “Formula Milo” se n’è accorto. In fondo, meglio tardi che mai“.
E non è finita qui. In una intervista di qualche settimana fa Infante ha lanciato pure una stoccata tutt’altro che velata alla Rai e a Caterina Balivo. Quest’ultima non è stata menzionata esplicitamente, ma è praticamente certo che il giornalista abbia preso di mira La volta buona: “Il nostro programma riesce a conciliare in maniera impressionante il costo con il risultato (…) in Rai dovremmo iniziare a mettere il costo di un programma di fianco al dato di ascolti, perché se costo 11 mila euro a puntata e faccio più ascolti di un programma che ne costa 30 mila, una risposta si deve trovare”.
Il discorso non fa una piega: se una trasmissione costa il doppio, dovrebbe fare molti più ascolti. La Volta Buona costa molto di più che Ore 14, da qui gli imbarazzi della Rai. Ma c’è dell’altro: addirittura pare ch Infante lo scorso settembre abbia chiesto all’azienda di sforbiciare una parte del suo stesso programma per mancanza di personale. Incredibile! C’è un talk che va bene e manco lo si potenzia, anzi avviene il contrario.