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Claudia Rivelli, sorella di Ornella Muti, è stata arrestata di nuovo. Era già successo a settembre, oggi la notizia del secondo arresto. I Ris e l’Europol hanno collaborato in questa operazione in cui sono finite in manette 39 persone. Tra le accuse anche reato di importazione e traffico di sostanze stupefacenti. Tra queste sostanze anche il Gbl, meglio conosciuta come droga dello stupro, la stessa sostanza già trovata a casa di Claudia Rivelli un mese fa circa. La sorella della Muti si era giustificata dicendo che usava quella sostanza per pulire l’argenteria e la macchina di suo figlio.

Dunque, a distanza di un mese dal primo arresto, oggi Claudia Rivelli è stata arrestata per la seconda volta. Tra le persone coinvolte ci sono sia criminali già noti alle forze dell’ordine per traffico di sostanze sia professionisti del privato e della pubblica amministrazione. Tra le persone accusate figurano anche avvocati, medici, insegnanti e funzionari di enti locali. E tra le persone arrestate c’è anche la sorella di Ornella Muti. Al momento pare si trovi ai domiciliari con l’accusa di importazione e cessione di sostanze stupefacenti.

Il 15 settembre scorso, le forze dell’ordine avevano trovato tre flaconi da un litro di Gbl nell’abitazione della Rivelli a Roma. Lei si era difesa dicendo di averla per altri usi e di averla spedita anche al figlio che vive a Londra. Le ultime indagini, come riporta Ansa, hanno evidenziato come la sostanza arrivasse, in modo illegittimo, dall’Olanda in vari flaconi. La donna provvedeva successivamente a inviare questi stessi flaconi al figlio a Londra “dopo averne sostituito confezione ed etichetta riportante indicazione ‘shampoo'”, così da ingannare i controlli alla dogana.

Nel corso delle indagini, gli agenti hanno accertato anche le modalità con cui avveniva l’importazione dall’estero di questa sostanza pericolosa. Sempre nell’ordinanza si legge che una delle modalità prevedeva l’ordine online, il pagamento e la ricezione della spedizione direttamente dai fornitori esteri. Non finisce qui, perché il gip ha reso noto anche il contenuto di alcune chat di Claudia Rivelli, l’attrice 71enne arrestata oggi. Questi alcuni messaggi che inviava per comunicare col figlio: “Pacco arrivato e nascosto”, “Fammi sapere notizie mano a mano, se no mi agito troppo fino a giovedì”. Dunque sulla sorella della Muti sono piovute accuse di importazione e cessione di sostanze stupefacenti. Nell’ordinanza del gip si legge ancora:

“Il tenore delle chat WhatsApp e la circostanza che l’indagata camuffasse il reale contenuto delle spedizioni appaiono elementi oggettivamente indicativi della piena consapevolezza e della volontà di quest’ultima di realizzare condotte penalmente rilevanti, ponendosi quale schermo per agevolare il figlio nell’importazione di sostanza nel Regno Unito dove è considerata illegale al pari dell’Italia, in tal modo riuscendo ad aggirare i controlli doganali”

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