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eliana michelazzo sfogo dopo live - non è la d'ursoPamela Perricciolo, intervista fiume sul caso Pamela Prati. Divulgate le chat private, emergono tanti tasselli finora mancanti: il bambino fatto passare per Sebastian Caltagirone, il retroscena sull’ospitata di Eliana Michelazzo da Barbara d’Urso, chi gestiva i profili fake e l’uomo con cui la Prati inizialmente parlava

Il caso che ha coinvolto Pamela Prati e le sue due agenti Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo potrebbe essere arrivato a una svolta. Nelle scorse ore, Fanpage.it ha divulgato un’intervista fiume concessa da Donna Pamela. L’agente, oltre a fornire una serie di tasselli finora mancanti alla storia generale, ha anche fatto avere alla testata giornalistica degli stralci di alcune chat in cui conversa con la Michelazzo. Pian piano, dopo giorni in cui si sono accavallate discordanti testimonianze, ospitate in tv, interviste e quant’altro, inizia a mostrarsi in filigrana un quadro un poco più omogeneo della vicenda, seppur permangono ancora diverse zone d’ombra.

“Da qui la situazione ci è sfuggita di mano”

Adesso esce fuori anche la parte mia. Andranno su Simone e su di me, visto che abbiamo fatto le stesse cose con Marco”. Questo sarebbe l’inizio di una nota audio di Eliana Michelazzo. A divulgarla è Fanpage.it che è entrato in contatto diretto con Pamela Perricciolo, la quale ha rilasciato una lunghissima intervista. L’agente inizia a spiegare come abbia avuto inizio il caso Mark Caltagirone: “Avevo detto a Pamela Prati che c’era un uomo che ha frequentato il mio ristorante e che mi chiedeva spesso di lei. Mi diceva di chiamarsi Marco e di non vivere in Italia. Verso fine marzo, Pamela mi dice di avere cominciato a scambiarsi messaggi con questo uomo“. La Perricciolo aggiunge: “A oggi nemmeno io posso dire se si chiamasse Caltagirone, ma proprio da quel momento Pamela ha cominciato a raccontare di avere conosciuto questo imprenditore che lavorava all’estero. Da qui la situazione ci è sfuggita di mano”.

“Pamela Prati ha sempre saputo che non ci sarebbe stato questo matrimonio”

Mark Caltagirone non esiste, questo è chiaro”, puntualizza Donna Pamela. Ma chi è dunque il Marco del ristorante? E perché non combacia con il Mark dei profili social? La Perricciolo in questo frangente è nebulosa e non sa dire chi ci sia dietro ai profili del fantasma Mark Caltagirone. Fatto sta che la versione più probabile è che inizialmente qualcuno abbia chattato con la Prati, ma poi si sia defilato. “Da lì, profilo fake alla mano, avrebbero continuato a fare il resto, con la Prati ed Eliana che sarebbero state consapevoli”, scrive Fanpage.it. La Perricciolo poi chiosa: “Il matrimonio non c’è stato perché questo uomo non c’era […] Pamela Prati ha sempre saputo che non ci sarebbe stato questo matrimonio”. 

“Abbiamo fatto questa grandissima cavolata in tre”

Si passa ad altri ‘fantasmi’, cioè  Simone Coppi e i suoi finti familiari. Donna Pamela fa sapere che i profili fake sarebbero nati anni fa e che sono stati gestiti da lei stessa e da alcuni amici: “Abbiamo fatto questa grandissima cavolata in tre. In agenzia disponiamo di tanti profili falsi, impossibile dire chi di noi li abbia utilizzati. Creai questi profili molti anni fa insieme ad alcuni amici. Ci sono serviti negli anni per avvicinare persone, crearci una rete intorno e anche per gioco”. Ma da dove nasce questa idea di creare un Simone Coppi fantasma? “Eliana aveva iniziato a sentirsi con una persona – afferma sempre la Perricciolo -. Lo incontrò a Fontana di Trevi. In quel periodo ebbe qualche problema, dire che fosse sposata serviva a far capire che non era da sola. All’inizio non era consapevole del fatto che Simone non esistesse ma dopo l’ha capito. È partito tutto per proteggerla e poi non siamo più tornate indietro, era una situazione di comodo”.

“C’era una necessità di dimostrare che quello che dicevamo fosse vero”

La Perricciolo passa ad affrontare un’altra nota assai dolente, quella al furto d’identità del bambino fatto passare per  Sebastian Caltagirone. “Questo ragazzino era un iscritto dell’agenzia Aicos. Abbiamo fatto la cosa tremenda di farlo passare come figlio di Mark Caltagirone. Pensavamo di uscirne e, invece, ci siamo sotterrate”, confessa senza se e senza ma. “C’era una necessità di dimostrare che quello che dicevamo fosse vero. Come per il bambino. C’è un contratto e i genitori sapevano che avrebbe dovuto interpretare un ruolo e chiamarsi in un certo modo. Come agenzia non sono tenuta a comunicare il film o il progetto. Al posto della madre, non avrei lasciato andare mio figlio con un’estranea”.

“Non esistono vittime e carnefici”

E la Michelazzo e la Prati erano a conoscenza dell’identità del bambino? “Eliana e Pamela dicono che non conoscevano il bambino ma quando sono entrata nel bar dov’era organizzata la merenda, la Prati ha fatto finta di essere da sempre sua madre. Era la prima volta che lo vedeva ma non lo ha detto, ha finto che ci fossero stati altri incontri e chi era presente può testimoniarlo”. La Perricciolo prosegue: “Non esistono vittime e carnefici. Nemmeno Eliana ha fatto presente di avere visto il bambino per la prima volta in quel posto, ha finto di conoscerlo”.

Ci sarebbero stati una serie di litigi tra le tre circa la possibilità di continuare a portare questa storia in tv

La vicenda poi inizia a circolare anche nei media che iniziano a scavare. A questo punto Donna Pamela spiega che ci sarebbero state delle divergenze tra lei, la Prati e la Michelazzo. “Ci sarebbero stati una serie di litigi tra le tre circa la possibilità di continuare a portare questa storia in tv. Secondo Pamela, sarebbe stata Eliana a premere affinché si proseguisse lungo quella strada”, argomenta Fanpage.it. a cui la Perricciolo spiega che sarebbe stata la Michelazzo a caldeggiare di far tornare in tv la Prati. “Mi diceva che non poteva dire di no. La sua teoria è che, in caso contrario, ci avrebbero massacrati. Continuava a dirmi ‘Questi vogliono qualcosa, dobbiamo portare qualcosa altrimenti in puntata che si dice? Come faccio a dire no a una rete per cui lavoro? Dobbiamo subito ammettere che il matrimonio non ci sarà’”.

“Non sapevo cosa stava accadendo perché non riuscivo a mettermi in contatto con Eliana”

Ma i colpi di scena non finiscono qui. Donna Pamela mostra uno screenshot di una conversazione con la Michelazzo. Eliana chiede di “far vedere Marco e poi lavarsene le mani”. “Qui è dove mi diceva che dovevamo trovare uno da fotografare” prosegue la Perricciolo che aggiunge dell’altro, sostenendo che la Michelazzo le avrebbe poi voltato le spalle repentinamente. “La sera in cui Eliana ha raccontato che era tutta colpa mia (a Live- Non è la d’Urso, ndr) ho scritto a un autore. Non sapevo cosa stava accadendo perché non riuscivo a mettermi in contatto con lei, non mi rispondeva al telefono. All’ennesima chiamata, al suo telefono risponde una donna e mi dice che una ragazza molto agitata aveva gettato il cellulare nel parcheggio”.

“Eliana aveva iniziato a dirmi che avremmo dovuto dare la colpa di tutto a Pamela Prati”

“Tra l’altro – spiega sempre la Perricciolo – proprio in quel periodo Eliana aveva iniziato a dirmi che avremmo dovuto dare la colpa di tutto a Pamela Prati. Io mi sono rifiutata e lei è partita per Milano. Quando quella sera non mi ha risposto al telefono, ho chiamato Martina e le ho detto che ero preoccupata. Sapevo che Eliana quella sera avrebbe dovuto avere un incontro con un autore quindi gli ho mandato un messaggio per chiedere se avesse notizie di Eliana. Lui mi rispose di non averla vista né sentita e invece stava registrando con loro”.

“Chi in Mediaset o in Rai non aveva capito fin dall’inizio che il matrimonio non ci sarebbe stato?”

Pamela mostra a Fanpage.it anche un sms inviatole dalla Michelazzo poco prima che vuotasse il sacco: “Credo che Eliana temesse di perdere l’agenzia e quindi è accaduto di tutto. Ricevetti un messaggio da lei poco prima di sapere che aveva raccontato quelle cose di me. Mi scriveva: ‘Tutelati, vai via. Domani ti porto soldi’. È crollata psicologicamente e ha cercato di salvarsi e salvare l’agenzia”. Infine Donna Pamela afferma di attribuire a lei e alle sue socie il 50% della colpa. La restante responsabilità a chi le ha invitate in tv: “Chi in Mediaset o in Rai non aveva capito fin dall’inizio che il matrimonio non ci sarebbe stato? C’erano troppi dubbi, al punto che Verissimo ha bloccato i pagamenti alla Prati. Se non fossimo servite a fare audience, ci avrebbero fermate e denunciate per truffa”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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