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Giorgio Panariello, intervenuto nel podcast “Passa Dal BSMT”, si è lasciato intervistare da Gianluca Gazzoli ed ha raccontato di quando fu bandito dalla Rai per ben tre anni. A costargli carissima fu una battuta in diretta su Rai Uno. Si parla di ciò che avvenne negli anni ’80. Lui era impegnato in una gag che ebbe qualche imprevisto e si lasciò scappare due parole, due di numero, che, a detta sua, spinsero gli allora vertici della tv di Stato ad allontanarlo.

“Quello che cambia è il cinismo, la cattiveria che tu metti nella battuta”, ha spiegato il comico toscano prima di addentrarsi nel racconto dettagliato dell’episodio incriminato:

“Io sono stato fermo anni dalla televisione per aver detto una parola di troppo. Negli anni ’80 stavo facendo l’imitazione di Roberto Benigni su Rai1, c’era sul set un telefono a forma di pomodoro e con gli autori mi ero messo d’accordo: ad un certo punto sarebbe dovuto suonare il telefono e io avrei detto la mia battuta e fatto la gag. Suona il telefono ripetutamente ma io non riuscivo a finire la gag, quindi mi sono girato e ho detto ‘Madonna pomodoro’, perché da noi si usa dire ‘Madonna’ seguito poi da qualcos’altro. Tipo se ti cade il bicchiere, ‘Madonna bicchiere’. Quel mio ‘Madonna Pomodoro’ mi ha fermato due, tre anni. Su Rai1 non potevi dire certe cose”.

Panariello ha poi ricordato che spesso i comici toscani sono stati accusati di essere volgari per alcune loro espressioni tipiche. Un fatto che non gli va giù anche perché non di rado in tv e in certi eventi si sentono cose ben peggiori rispetto a un “Madonna pomodoro” e nessuno si scandalizza troppo: “I nostri spettacoli sono dei rosari in confronto a ciò che ascolto al giorno d’oggi”.

L’attore ha poi aggiunto che oggi, a proposito della censura di un certo tipo di linguaggio, si stata tornando “indietro, forse perché c’è stato talmente tanto che c’è bisogno di tornare indietro”. Ha anche detto che le categorie che prima venivano prese spesso per i fondelli adesso alzano la voce e domandano più rispetto. “Penso anche giustamente: ti devi autoregolare”, ha concluso il comico.

Periodo d’oro per Panariello, c’è anche l’ipotesi Sanremo

Sono lontani i tempi in cui fu bandito dalla Rai. Oggi Panariello è un volto familiare della tv di Stato. Di recente è stato protagonista nella giuria di Tale e Quale Show, oltre ad essere intervenuto in qualità di super ospite nel varietà Chiara e Forte di Francesca Francini. Inoltre è reduce dal successo a Lol – Chi ride è fuori 4, programma in onda su Prime Video che lo ha consacrato vincitore.

E non è finita qui perché si mormora che Panariello potrebbe essere protagonista sul palco del Festival di Sanremo nel 2025. Rumors insistenti sussurrano che sarà Carlo Conti a raccogliere la pesantissima eredità lasciata da Sebastiani, che ha deciso non solo di lasciare il timone della kermesse ligure ma pure la Rai. Se ne andrà al Nove, lavorando per Discovery, come già ha fatto Fazio. Per quel che riguarda le indiscrezioni del Festival, si mormora che Conti potrebbe rimateriallizarsi sull’Ariston, facendosi accompagnare appunto da Panariello e dell’altro amico fraterno, vale a dire Leonardo Pieraccioni.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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