Paola Caruso, pochi giorni fa, ha raccontato che suo figlio Michele, nato nel 2019, sta affrontando un momento delicatissimo e che è stato costretto a doversi sottoporre a delle terapie dopo aver scoperto di avere dei problemi di salute. “Sono successe cose gravissime”, ha puntualizzato la showgirl che ha aggiunto che per il momento non vuole rivelare altro sulla malattia che ha colpito il suo frutto d’amore. Quel che è certo è che il bambino sta combattendo una dura battaglia. Non appena l’ex Bonas di Avanti un altro ha informato circa le condizioni di ‘Michelino’, è stata travolta da un’ondata di affetto. Purtroppo anche di odio. Alcuni haters l’hanno attaccata, sia criticandola per l’aspetto fisico sia sostenendo, nel vedere alcune dolci foto natalizie con il bimbo, che in fondo piccolo non stia così male.
“Ribadisco cosa ho già detto: mio figlio ha un grosso problema di salute che esiste tuttora. Da mamma cerco di far passare il miglior Natale di sempre a mio figlio. Basta cattiverie anche a Natale, vergognatevi!”. Questo lo sfogo della Caruso in una Story Instagram. Non solo: Paola ha anche risposto ad una utente che ha invitato gli odiatori a notare che nelle ultime foto postate dalla showgirl Michele è sempre in braccio. Quindi ha ipotizzato che il bimbo potrebbe aver avuto “qualche problema neurologico”. Adocchiato l’intervento, l’ex Bonas ha scritto: “Una persona intelligente”. Dunque il problema di salute che ha colpito ‘Michelino’ non è escluso che possa essere riconducibile alla sfera appunto neurologica.
Paola Caruso: il rientro d’urgenza in Italia con Michele, poi gli accertamenti e la terapia
La showgirl, prima di rendere pubblico che il figlio sta attraversando un periodo difficile, è sparita per un mese dai social network dove da sempre è piuttosto attiva. Ed il motivo dell’assenza dalle piattaforme web è proprio stato riconducibile alla delicata situazione clinica di Michele.
La Caruso ha scoperto che il piccolo non stava bene circa un mese fa mentre si trovava a Sharm el-Sheick. Dalla località turistica egiziana è rientrata d’urgenza in Italia dove il bimbo è stato sottoposto a una serie di accertamenti in ospedale ed ha iniziato ad essere curato con delle terapie. Paola ha parlato di “disgrazia”, senza entrare nel dettaglio del percorso clinico che sta seguendo il piccolo.