Paola Turci a Sanremo: una canzone per ricordare il padre e raccontare la perdita
Al Festival di Sanremo quest’anno Paola Turci, con il suo brano, racconterà sul palco dell’Ariston il momento in cui un figlio è costretto a fare i conti con la perdita di un genitore. Per affrontare sentimenti e sensazioni provate dopo la morte del padre la cantante ha fatto un lungo lavoro su se stessa. “Le canzoni servono a trattenere un momento, a farci ritornare lì. Mio padre non è stato un supereroe, avevo un rapporto di simpatia ma non sono mai dipesa da lui. Non ne ho mai parlato così tanto come da quanto se ne è andato” ha dichiarato nell’ultima intervista rilasciata a Vanity Fair.
Paola Turci, intervista a Vanity Fair: “I mesi seguiti all’ultimo Sanremo non sono stati facili. Ho avuto un down fisiologico”
“Non aver paura di tremare” diceva il padre di Paola Turci quando era ancora in vita. Ma oggi, ripensando alla sua vita e alle ultime vicende che l’hanno coinvolta, per cosa “trema” ancora la cantante? “I mesi seguiti all’ultimo Sanremo e disco non sono stati facili” ha allora confessato l’ex professoressa di Amici. Il motivo? “È stato come la fine di una festa, svegliarsi la mattina dopo. Sei contenta, ma hai un gran cerchio alla testa, e domande aperte senza risposte. Ho avuto un down psicologico”.
Paola Turci, l’uomo da cui ha subito violenza è morto: “Ho provato sollievo”
Nel raccontarsi, oggi, Paola Turci ha ripercorso durante la sua intervista anche i momenti più duri e difficili del suo passato. Gli uomini dopo suo padre? “Nessuno è valso la pena”. In merito all’uomo che da bambina ha abusato di lei, invece, la Turci ha confessato: “Quando è morto ho provato sollievo […] Se tornassi indietro denuncerei, andrei in un centro antiviolenza e mi farei ascoltare, difendere, proteggere”.