Pioggia di messaggi di cordoglio per Paolo Calissano, trovato morto nella sua abitazione romana il 30 dicembre 2021. Un mix di farmaci lo ha stroncato (al momento sono in corso le indagini per fare luce sul decesso dell’attore, scomparso a soli 54 anni). A ricordarlo nelle scorse ore è stata anche la showgirl ed ex GF Vip Matilde Brandi, sua ex fidanzata. Con Calissano visse un amore travolgente. All’epoca lei stava con Mirko Sandoni mentre lui faceva coppia con Simona Salvemini. Relazioni andate in frantumi proprio per via del legame che si venne a creare tra Matilde e Paolo.
Lungo la giornata del 31 dicembre, la Brandi ha fatto campeggiare tra le sue Stories Instagram una rosa rossa, corredata con la scritta Rip. Come tappeto musicale ha scelto lo struggente brano ‘Candle in the Wind‘ cantato da Elton John. Nessuna menziona esplicita a Calissano, ma pochissimi dubbi sul fatto che il gesto sia stato proprio rivolto a lui.
Piegata dal dolore anche Stefania Orlando, altra showgirl ed ex gieffina vip. La moglie di Simone Gianlorenzi conosceva molto bene l’attore in quanto lui aveva avuto una love story importante con Fabiola Palese, cugina della Orlando. Proprio Fabiola, che anche quando si è conclusa la relazione con Paolo gli è sempre stata accanto, ha lanciato l’allarme il 30 dicembre, non riuscendo a mettersi in contatto con l’uomo. Quindi l’irruzione delle forze dell’ordine nel suo appartamento e la tragica scoperta del cadavere.
Stefania Orlando ha spiegato che Calissano era una persona umile, sensibile e che ha lottato a lungo contro i suoi demoni interiori. “Era uno di casa”, ha aggiunto l’ex co-conduttrice de I Fatti Vostri, raccontando che Paolo era anche andato al suo matrimonio.
Paolo Calissano, dopo la morte della compagna Ana Lucia Bandeira Bezerra è iniziato l’inferno
La discesa all’inferno di Calissano è cominciata nel 2005 quando è morta la sua compagna di allora, Ana Lucia Bandeira Bezerra. La donna fu uccisa da un’overdose di cocaina e l’attore fu condannato a 4 anni, che ha scontato nella comunità per tossicodipendenti “Fermata d’Autobus” di Trofarello.
Liberato grazie all’indulto nel 2007, ritornò a recitare a teatro, al Teatro Brancaccio di Roma con il musical A un passo dal sogno, scritto a quattro mani da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime e ispirato dal romanzo di Chicco Sfondrini e Luca Zanforlin. Il suo impegno venne però stoppato nel febbraio del 2008 a causa di un malessere.
Sempre nel 2008 tornò a essere protagonista della cronaca italiana. Fu ricoverato nella divisione psichiatrica dell’ospedale San Martino di Genova dove gli vennero riscontrati sintomi quali sudorazione fredda e dolore al petto.
I primi accertamenti tossicologici fecero emergere tracce di cocaina nel suo organismo. Dai test clinici effettuati in seguito al ricovero si scoprì che l’attore era entrato nella struttura sanitaria in stato di alterazione psicofisica causata dall’assunzione di allucinogeni. Inoltre gli fu trovata una modesta dose di cocaina, quel demone contro cui ha lottato per diversi anni della sua vita.