Pochi giorni fa Paolo Kessisoglu, attore e comico arcinoto del duo Luca e Paolo, ha spiegato di aver perso sia la madre sia il padre nel giro di pochi mesi. Lo ha rivelato in un toccante post pubblicato su Instagram. Fatto assai raro, visto che da sempre il 53enne genoano è riservatissimo circa la sua vita privata. Non appena ha divulgato la notizia della scomparsa dei genitori, è stato travolto da un’ondata d’affetto. Intervistato dal Corriere della Sera ha raccontato altri dettagli relativi alla dipartita dei propri cari.
“Sono stato travolto dai messaggi, francamente non era pianificato. Quella che ho pubblicato era solo una delle tante immagini che ho trovato in questi mesi, dopo la loro morte. Mi sembrava talmente bella… e poi si baciavano…“. Ha esordito così il comico chiacchierando con il quotidiano di via Solferino, aggiungendo che la madre se ne è andata lo scorso giugno a causa di quella che all’inizio sembrava una banale infezione:
“È stata una doccia fredda per tutti, aveva 77 anni. Mio papà ne aveva 83 ed è morto subito dopo Capodanno. Anche in quel caso, è stato improvviso. Io e mia sorella ci siamo ritrovati faccia a faccia con tutte le loro cose: dovevamo decidere cosa tenere, cosa buttare… stiamo facendo una seduta psicanalitica che dura da mesi”.
Per la famiglia Kessisoglu non è stato facile. In aggiunta, Paolo ha spiegato che solo dopo la morte di mamma e papà ha scoperto diverse cose ignote relative ai medesimi genitori: “Realizzare che erano persone, appunto. Ho trovato trecento lettere d’amore che si erano scambiati quando mio padre faceva il militare. Ne ho letta qualcuna e sono incappato in quello che ho poi capito fosse una sorta di “scaz*o” tra loro, con mia madre gelosa perché lui le aveva detto che forse non era la settimana giusta per andarlo a trovare in caserma… vederli sotto questa luce mi ha fatto riflettere moltissimo”.
“Come molte persone della loro generazione erano degli accumulatori seriali, in più mio padre era un collezionista. Cosa che sapevo anche se non immaginavo l’entità delle sue collezioni, che vanno dai francobolli ai gagliardetti delle squadre di calcio. Non riesco a buttare niente, mi pare di fargli un torto. E non solo: mio padre era un grande tifoso del Genoa mentre la mia passione per il calcio nel tempo si era un po’ annacquata: da quando non c’è più lui, ora mezza partita me la guardo… buffa questa cosa, mi sembra che così la veda un po’ anche lui, mi sembra di essere in connessione”.
Paolo Kessisoglu: “I genitori non sono macchine perfette, lo sto capendo ancor di più da quando mi sto separando”
Paolo ha quindi narrato che aveva un bel legame con i genitori seppur non sono mancati momenti di “bassi”. Ad esempio quando anni fa, per un periodo, si era un po’ allontanato da loro. Sulla vicenda non è entrato nei dettagli, ma ha evidenziato che “era tutto rientrato”. Dopodiché, en passant e a sorpresa, ha confermato ciò che si mormorava da tempo, vale a dire che il suo matrimonio con Sabrina Donadei è giunto al termine.
“Oggi – ha aggiunto – cercherei di ricucire più in fretta (in riferimento alla lontananza dai genitori, ndr). Aiuta a capire che i genitori non sono macchine perfette, ma persone, come noi. Lo sto realizzando ancora di più da quando mi sto separando da mia moglie: non sono più un papà super eroe, ma il rapporto con mia figlia mi pare quasi migliorato grazie a questa consapevolezza. I miei sono stati due buoni esempi: erano persone buone. Ora incontro moltissime persone che me lo ricordano”.
Dopo la dipartita di mamma e papà, il comico ha scoperto un mondo dietro ai genitori che lungo la propria vita hanno fatto parecchio bene con gesti altruistici non indifferenti. Paolo ha infatti trovato gente che gli ha detto che suo padre aveva regalato loro un quadro, amici che mi narrano che i suoi avevano dato loro del denaro senza rivolerlo, pur non essendo persone ricche.
L’attore, a tal proposito, ha raccontato un aneddoto che gli è capitato dopo che mamma e papà se ne sono andati: “L’ultima volta è successo al garage sotto casa loro: sono andato per pagare ma il signore che lo gestisce me lo ha impedito. Poi mi ha mostrato una ceramica di Capodimonte raffigurante un calciatore e mi ha detto: me l’ha regalata tuo papà. Sapevo fossero generosi, ma tutto questo no”.
Inoltre Paolo ha scoperto che suo papà non solo non si perdeva una sua intervista, ma catalogava ogni suo intervento sulla stampa: “Ho anche trovato un faldone in cui mio padre aveva ritagliato e conservato tutte, ma tutte le mie interviste: dalle copertine ai trafiletti. Di mia mamma ho trovato dei diplomi da dattilografa: quando siamo nati aveva deciso di non lavorare più, ma ora mi chiedo quali fossero davvero le sue aspirazioni, i suoi sogni”.