Tra gli ospiti del salotto di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno di quest’oggi, 10 gennaio, c’è stato spazio anche per la contessa Patrizia De Blanck, presente per l’occasione per presentare il suo nuovo progetto…discografico. Avete capito bene: la nobile e ex concorrente del Grande Fratello Vip ha deciso di buttarsi anche nel mondo della musica, con un pezzo presentato in anteprima proprio da Serena Bortone e intitolato Vaffanvip
Serena Bortone ha introdotto l’esibizione della contessa (in compagnia di Igor Righetti e Lorenzo Castelluccio) trattenendo a fatica le risate e rivolgendosi a lei in modo scherzoso come “un’ospite internazionale”. Come suggerisce il titolo (e come c’è da aspettarsi da un personaggio come la De Blanck) si tratta di un pezzo dall’altissimo livello trash, con un sound electro pop con il quale forse la nobile ha voluto provare a diventare virale sui social.
Il significato di Vaffanvip di Patrizia De Blanck: tutti i nomi citati nella canzone
Nel brano, pubblicato dalle Edizioni musicali Teorema, la contessa fa facile ironia su quanto oggi il termine vip sia abusato e venga affibbiato a chiunque riesca a far parlare di sé per qualunque cosa, positiva o negativa.
Sembra ormai che lo status di vip sia in qualche modo contagioso, quasi fosse trasmissibile per via aerea anche a parenti lontani, ex fidanzati o fidanzate, pure a quelli presunti e fake. D’altra parte, ormai, con l’esplosione del web e dei social le very important people possono essere anche influencer con una manciata di follower su Instagram.
La contessa De Blanck, dunque, si è rivolta a tutti quei morti di fama che spesso il pubblico televisivo vede ruotare intorno a certi reality, uno su tutti il Grande Fratello Vip, che anche per questa ultima edizione ha in effetti tirato fuori dei nomi del tutto sconosciuti al grande pubblico.
Nel pezzo, tra l’altro, sono anche citati nello specifico molti vip “ver”i, con i quali in realtà la De Blanck è in buoni rapporti e di cui ha parlato bene: si tratta di Federica Panicucci, Silvia Toffanin e Serena Bortone, che “non ti fanno mai il bidone”. Il pezzo cita anche Alfonso Signorini, esperto di “tradimenti e rifatte”. Ce n’era il bisogno? Assolutamente no!