Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione di Pechino Express 2023, la nuova edizione del programma Sky che partirà ufficialmente il prossimo giovedì 9 marzo. Nel corso dell’incontro con i giornalisti, i protagonisti dello show (condotto per l’occasione da Costantino della Gherardesca e Enzo Miccio) hanno avuto la possibilità di raccontare la loro esperienza lungo la “Via delle Indie”, rivelando aneddoti e curiosità riguardo al loro lungo e suggestivo viaggio.
In teoria avrebbe dovuto essere un’occasione di festa e leggerezza, ma a rovinare lo spirito leggero di una simile giornata ci si sono messe due coppie, da un lato quella degli Avvocati (composta da Lara Picardi e Alessandra Demichelis) e quella delle Attiviste (composta da Giorgia Soleri e Federippi). L’argomento della contesa è stato prettamente linguistico e legato alla scelta, da parte delle prime, di gareggiare in un team chiamato “al maschile”.
Le Attiviste, proprio alla luce della loro “formazione” femminista sono dell’idea che il nome delle colleghe dovrebbe essere declinato al femminile, visto e considerato che il relativo sostantivo nella lingua italiana esiste. Gli Avvocati, dal canto loro, non trovano che ci sia nulla di male a farsi chiamare così, e anzi hanno reclamano il loro diritto a farsi chiamare al maschile. Ecco il commento di una delle due nel merito della questione:
“Io ho vissuto in un ambiente in cui ho sempre sognato di fare l’avvocato e non mi è mai passato in mente di parlare di Avvocata. E’ sempre stato così. Non capisco perché ragionare di questo nel 2023: ci sono cose più importanti, è nell’uso, non ho mai sentito in tribunale rivolgersi a qualcuno come Avvocata o la Giudice, quindi…”
Non paghe, gli Avvocati hanno proseguito a tutta birra, aggiungendo a riguardo: “Tu da piccola sognavi di fare l’Avvocata?. No, non tornano indietro. Non penso che le Attiviste perdano il proprio tempo per questioni così futili”.
La replica di Giorgia Soleri
Com’è risaputo, la scrittrice e fidanzata di Damiano dei Maneskin è conosciuta anche per il suo caratterino e per aver sempre l’ultima parola sempre pronta (d’altra parte se così non fosse non sarebbe un’attivista come si deve, giusto?). Ecco dunque come lei e Federippi hanno risposto, piccate, alla provocazione delle Avvocate:
“No, non siamo d’accordo e lo sanno anche loro. Il linguaggio crea la realtà ed è importante dare un nome alle cose. Non ci sono questioni utili e futili. Avvocate esiste e non capisco perché cambiare la desinenza di genere, dopodiché accetto la determinazione delle Avvocate.”
Gli argomenti di cui sopra sono tutt’ora fonte di grande dibattito, dentro e fuori dai social. La stessa Giorgia Soleri ha ammesso di aver voluto partecipare a Pechino Express anche per portare certe istanze ad un pubblico più ampio possibile. Qui il suo commento:
“Ho accettato Pechino Express per raggiungere più persone con i miei temi. Per forza di cose, i social non arrivano proprio a tutti.”