Il 2022 si chiude con una brutta notizia nel mondo del calcio: è morto Pelé. La leggenda del calcio mondiale è deceduto oggi, 29 dicembre 2022, a 82 anni nell’ospedale Albert Einstein di San Paolo. A dare la notizia è stata la figlia Kely Nascimento, attraverso il suo profilo Instagram. Da ormai diverse settimane le condizioni dell’ex calciatore brasiliano peggioravano di giorno in giorno. La causa della morte di Pelé è un tumore al colon.
Ora uno dei calciatori più forti al mondo si siederà a fianco a un altro dio del calcio, il collega Diego Armando Maradona, morto il 25 novembre 2020. In questi minuti sono diversi i post dei tifosi che pubblicano le immagini che vedono le due leggende in buona compagnia. “Tutto ciò che siamo è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”, ha scritto la figlia di Pelé per dare la triste notizia. Nei giorni scorsi, proprio lei aveva pubblicato una foto che la ritraeva abbracciata al padre: “Siamo ancora qui, nella lotta e nella fede. Ancora una notte insieme”.
Vincitore di tre Coppe del Mondo, l‘ex calciatore brasiliano si trovava ricoverato nell’ospedale di San Paolo e in questi giorni i medici avevano fatto sapere che purtroppo non rispondeva più neanche alle cure. Precisamente Pelé è stato ricoverato all’ospedale Albert Einstein di San Paolo per una disfunzione renale e cardiaca. Il campione era stato operato un anno fa per un tumore al colon.
Il Brasile è in lutto. Da giorni i cittadini erano in apprensione per uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. L’amore che tutti loro hanno dimostrato e stanno dimostrando nei suoi confronti va a confermare che è stato più di un calciatore per il Brasile e non solo.
Queste sono state settimane difficili per Pelé, che non ha rinunciato a seguire le partite della Coppa del Mondo del 2022, tifando con gioia per la sua Nazionale, con cui ha vinto ben tre Coppe. Il Brasile in Qatar è uscito ai quarti di finale e, ancora una volta, Pelé ha mostrato al mondo la sua umiltà. Il campione si è complimentato pubblicamente, dal suo letto d’ospedale, con la squadra vincitrice, sua storica rivale, l’Argentina.