The end, l’epoca di Barbara d’Urso a Mediaset, più precisamente a Canale Cinque, si è praticamente conclusa. Il Biscione, sabato 1 luglio, ha diramato un comunicato in cui ha spiegato che la conduttrice campana dalla prossima stagione non sarà più al timone di Pomeriggio 5. Attualmente ‘Barbarella’ ha zero trasmissioni e il contratto in scadenza a dicembre 2023 (Mediaset non ha parlato di rinnovo, il che fa pensare che le strade della 66enne partenopea e dell’azienda milanese si separeranno definitivamente nei prossimi mesi). Diversi telespettatori in queste ore si stanno domandando perché a Cologno Monzese abbiano preso una simile decisione. Ebbene, la risposta è da ricercare in tre motivi.
In questi anni la d’Urso, sui suoi profili social, ha continuato a inneggiare ad ascolti record in riferimento alle sue trasmissioni. Le cose non stavano proprio così, vale a dire che di record non ce ne erano. La parola chiave è comunque ascolti: in tv, soprattutto in quella commerciale che non può contare sul canone, si devono fare i numeri. Altrimenti le pubblicità pagano meno e i conti non tornano. Domenica Live e Live – Non è la d’Urso, quando hanno smesso di ottenere risultati eccellenti, sono stati tagliati. Pomeriggio Cinque è durato un po’ di più ma dopo un biennio in cui ha mangiato la polvere de La Vita in Diretta è stato archiviato. Questo non è il solo motivo….
Nell’ultima stagione Pomeriggio 5 ha avuto in media 1.600.000 utenti e 16,1% di share. Dati non da capogiro ma nemmeno da flop. Quindi? Perché cambiare? Ecco che qui subentra il secondo motivo che riguarda il concetto di futuribilità. Per qualsiasi imprenditore, e chi comanda a Mediaset non fa eccezione, è importante avere la sensazione che un progetto possa migliorare e non peggiorare. A ciò si lega anche un discorso di immagine e di messaggi che si vuol trasmettere a un determinato target di clienti, in questo caso i telespettatori.
Per rederla semplice: Barbara d’Urso sarà sostituita quasi certamente da Myrta Merlino, in arrivo da La7. Se quest’ultima farà i numeri della d’Urso sarà lasciata a casa? No. Perché? Perché la tv ‘dursiana’, si è compreso da tempo, è al tramonto, è come se si fosse auto consumata, usurata. Insomma, guardando al futuro in pochi scommettono che quel tipo di show possano di nuovo generare appeal. Per questo si è optato per il cambiamento. Non si è voluti arrivare ad una situazione da codice rosso. Starà ora alla subentrante Merlino imprimere una svolta di contenuti e di stile. La sfida è che con il cambio di rotta i conti, cioè gli ascolti, tornino comunque.
Infine il terzo motivo: non è un mistero che Mediaset, nell’ultimo periodo, stia cercando di abbandonare il cosiddetto trash per abbracciare un tipo di contenuti e di conduzioni più sobrie. Anche in questo caso la tv d’ursiana non aveva più le carte in regola per sopravvivere.