Da quando Pino Insegno è tornato in Rai, se ne sono dette di cotte e di crude sul suo conto. Anzi, se proprio dobbiamo dirla bene, le polemiche sono iniziate ancor prima dell’annuncio ufficiale del suo contratto con il Servizio Pubblico. Parola d’ordine? TeleMeloni. D’altronde, coloro che hanno sollevato tali critiche non sembra che, alla fin fine, avessero tutti i torti. In ogni caso, inizialmente il conduttore aveva scelto di tacere, lasciando parlare, in alcuni casi, il suo manager. Ora però, sono state rilasciate delle dichiarazioni all’AdnKronos riguardanti proprio questa questione.
Presentatore, attore e doppiatore, Pino Insegno è una personalità nota da anni nel mondo dello spettacolo. Con tutte queste professioni, di sicuro non gli manca il talento, visto anche che nella sua carriera ha collezionato non pochi successi.
Ultimamente però, al conduttore le cose non sembrano andare per il verso giusto.
Tutto è iniziato quando si vociferava di un suo ritorno in Rai, rumor diffuso subito dopo il cambio direzionale dell’azienda con l’insediamento al governo di Giorgia Meloni.
Così, fin da subito, molti telespettatori si sono scagliati contro Insegno, ritenendo che questo fosse stato “raccomandato” proprio dalla Presidente del Consiglio, nonché sua grande amica.
Poi, il resto della storia lo sappiamo: a partire dal flop de Il Mercante in Fiera, fino ad arrivare ai risultati molto altalenanti di Reazione a Catena, possiamo dire che la carriera del presentatore non sta andando come sperato dai vertici Rai.
Le dichiarazioni di Pino Insegno
Ora, dopo un anno dalla partenza di questa cosiddetta “shitstorm“, Pino Insegno ha deciso di rispondere alla valanga di polemiche che lo hanno visto protagonista. Raggiunto dall’AdnKronos, ha così esordito:
Le polemiche dei mesi scorsi su di me? Non le ho ascoltate
Il conduttore appare fumantino nelle dichiarazioni rilasciate all’agenzia stampa. Mentre ha rivelato di accettare le critiche “se costruttive“, per quanto riguarda gli affronti contro di lui, ha spiegato come li consideri del tutto sterili:
Quando uno fa questo mestiere da 42 anni, le polemiche non le ascolta. Anche perché se uno ha alle spalle 2.870 puntate e non trovano nient’altro contro quella persona, fanno la polemica. Che è sterile…
Certo, subito dopo, Insegno ammette anche di aver incassato il colpo, rivelando di non aver preso bene quanto accaduto:
Mi fa rimanere male, mi delude, perché io i numeri li ho sempre fatti. E la sfida è vinta, già da qualche mese
La sfida a cui si riferisce, è chiaramente quella di Reazione a Catena. Un format da sempre forte che, seppur in questo caso rappresenti il migliore risultato dall’arrivo del presentatore in Rai, in realtà non sta ottenendo dati così esorbitanti come in altre edizioni.
Nonostante questo, il game show riesce a rimanere a galla nella sua fascia, vincendo la gara degli ascolti. Così, Insegno si augura che l’andamento del programma resti positivo fino a novembre. Nel frattempo però, si prepara a “Il Buono, il Brutto e il Cattivo“, lo show con Luca Ward e Francesco Pannofino, che arriverà in prima serata su Rai 1 nel 2025. Speriamo che non sia un flop anche quello!