AGGIORNAMENTO: Pippo Franco ha replicato alla notizia data dal Corriere della Sera tramite una nota del suo legale
Vicenda dai contorni inquietanti e ancora da definire con precisione quella che vede protagonista Pippo Franco, storico comico della televisione italiana che ora sta tentando il salto in politica. Alle elezioni comunali di Roma è sceso in campo nella lista civica a supporto del candidato sindaco di centrodestra Enrico Michetti. Per adesso la tornata elettorale ha riservato un sonoro flop al conduttore che, con oltre 1000 sezioni scrutinate su 2600, ha racimolato solo 32 voti a favore da parte dei cittadini romani. La batosta politica va a legarsi a un fatto spinoso emerso nelle scorse ore. Come riferisce Il Corriere della Sera, Pippo Franco sarebbe stato denunciato dai carabinieri del Nas perché trovato in possesso di un green pass falso.
Il suo nome potrebbe ora finire nel registro degli indagati della procura di Roma che sta cercando di far luce sul giro di un dentista della Asl di Roma 2. Quello stesso dentista perquisito nei giorni scorsi, sempre dagli agenti dell’Arma del Nas. Il comico aveva pubblicato uno scatto in cui si era immortalato nello studio dentistico finito sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, ma a quanto trapela “non avrebbe ancora ottenuto la certificazione vaccinale”. Ora “potrebbe essere ascoltato dai magistrati”, aggiunge Il Corriere della Sera.
Nel frattempo hanno iniziato ad arrivare le prime reazioni alla notizia. “Pippo Franco? Se venissero confermate le notizie relative a presunti Green pass falsi sarebbe gravissime. Auspico che si faccia subito chiarezza su questa vicenda”. A parlare è l’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria, Alessio D’Amato.
Pippo Franco e la questione da chiarire relativa al Green Pass
La questione, già di per sé spigolosa, lo è ancor più in quanto Pippo Franco, avendo avanzato la sua candidatura nelle comunali della Capitale, si trova adesso non soltanto in mezzo a un caso cronachistico, ma pure politico. Inevitabile un danno di immagine, almeno nell’immediato, per il centrodestra capitolino con cui era candidato.
Si attendono delucidazioni dal diretto interessato che per il momento non ha rilasciato commenti sulla vicenda che lo vede coinvolto. Intanto proseguono i controlli lungo tutto lo Stivale da parte delle forze preposte a scovare i cosiddetti furbetti del Green Pass. Secondo le informazioni a disposizione del Viminale ci sarebbe infatti un mercato nero da sgominare di finte certificazioni verdi.