Stagione nuova, problemi vecchi. Ricominciata la programmazione classica su ogni canale, anche Mediaset è tornata a pieno regime con il suo pomeridiano. Myrta Merlino è tornata al timone di Pomeriggio 5 per la sua seconda stagione, promettendo grandi cambiamenti e temi importanti, ma dopo la prima settimana possiamo dire che di cambiamenti ce ne sono stati pochi. Se non giusto l’organizzazione dello studio!
Niente a che vedere con il debutto dello scorso anno, quello è poco ma sicuro. La prima puntata del nuovo Pomeriggio 5 post Barbara D’Urso fu un disastro dal punto di vista tecnico e pubblico e ascolti hanno penalizzato tutta la stagione. Ora, Myrta Merlino prima di tornare aveva confessato di essere pronta a rientrare nelle case degli italiani non più in punta di piedi, ma sicura di sé. In questi primi giorni però abbiamo visto ben pochi cambiamenti, anzi, siamo tornati con gli argomenti triti e ritriti e gli stessi problemi tecnici.
Pomeriggio 5: problemi tecnici e poca fantasia. Siamo punto e a capo!
Myrta Merlino ha dato il bentornato ai suoi telespettatori con uno studio nuovo, all’americana. Presentatrice e ospiti seduti intorno a un tavolo (rigorosamente con la forma del simbolo di Canale 5) discutono degli ultimi casi di cronaca e di attualità e costume. Peccato che gli argomenti sono sempre gli stessi, altro che grandi cambiamenti! Continua imperterrita la guerra tra la trasmissione e Fedez, Chiara Ferragni è argomento fisso ogni pomeriggio. Lo sportello sulle truffe agli anziani torna con lo stesso copione dell’anno scorso: collegamenti altalenanti, persone intervistate in modo approssimativo con poca informazione e tanto sensazionalismo. In regia continuano a esserci problemi tecnici: letteralmente ogni servizio viene interrotto a metà dalla pubblicità, senza saluti o transizioni, ci si accavalla di continuo.
E anche in studio ci si accavalla: Myrta Merlino e i suoi ospiti si sovrappongono e interrompono l’un l’altro, non finendo mai un discorso intero. Per i poveri telespettatori è un modo di affrontare i temi troppo confusionario, si salta di palo in frasca ogni cinque minuti. È impossibile in poco più di un’ora di programma, con tassativi e pubblicità continue, poter affrontare tanti temi quanti provano a fare. Cronaca nera, sportello truffe, attualità e costume, momento gossip e anticipazioni tv. Insomma, non c’è tempo per fare tutto e va a finire che Myrta Merlino deve correre a interrompere interviste e interventi anche importanti a metà frase. Secondo Piersilvio Berlusconi era la scelta adatta per il pomeridiano, ma i commenti del pubblico e gli ascolti continuano a smentirlo. Basterebbe così poco per salvare il pomeridiano di Canale 5, pieno di professionisti costretti a dinamiche e tabelle di marcia che li sviliscono.