La Rai non starebbe perdendo soltanto Amadeus, ma anche Fiorello. Un inizio di aprile disgraziato per Viale Mazzini la cui dirigenza pare che non sia stata capace di tenere nella tv di Stato due pezzi da novanta che hanno portato vagonate di ascolti e lustro ai canali del servizio pubblico negli ultimi anni. Dagospia, tramite uno scoop flash, ha spiegato che venerdì 12 aprile ‘Ama’ firmerà per Discovery, chiudendo definitivamente il contratto. Dalla prossima stagione sarà il responsabile dell’emittente Warner Bros per tutto ciò che riguarda l’intrattenimento del canale Nove, quello in cui ha trovato casa un anno fa Fabio Fazio con il suo Che Tempo Che Fa. E non è finita qui perché anche Fiorello dovrebbe lasciare la Rai per affiancare l’amico fraterno, il già citato Fazio e Maurizio Crozza.
Altrimenti detto VivaRai2! non vedrà più la luce, laddove fosse confermato anche l’addio dello showman siciliano. Trattasi di uno dei programmi più innovativi visti in Rai negli ultimi anni. Lo show ha fatto e sta facendo, visto che va ancora in onda, un vero e proprio miracolo, portando l’asticella dello share della mattina del secondo canale della tv di Stato intorno al 20%, un qualcosa di impensabile. Dunque, salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, Amadeus farà le valige ed è probabile che a breve sarà seguito a ruota da ‘Fiore’.
Le colpe della Rai sono palesi. Colpe che hanno radici lontane, da rintracciare nel caso Fazio. Un anno fa la nuova governance della cosiddetta ‘Tele Meloni’ non ha mosso un dito per trattenere il giornalista savonese. Con ogni probabilità credeva che il trasloco su Nove di CTCF sarebbe stato un buco nell’acqua. E invece Fazio fa registrare gli stessi numeri che faceva in Rai. Inevitabile che un simile fenomeno non innescasse un effetto emulazione. Dalla serie: allora se si va a Nove con un bel progetto non si parte spacciati.
Insomma, Fazio ha svolto il ruolo da apripista ed ora Amadeus è pronto a percorrere il tragitto fatto dal collega, scrollandosi di dosso le rotture burocratiche e le ingerenze politiche di cui la Rai è da sempre impregnata. E pure Fiorello dovrebbe prendere una simile decisione. Chi pensava che lasciarsi sfuggire Che Tempo Che Fa sarebbe stato un colpetto facile da assorbire, non ha capito un fico secco. Ed ora sono dolori.