Roberto Saviano è intervenuto sul caso Rai- Scurati. Dopo che Serena Bortone ha annunciato che lo scrittore sarebbe dovuto essere ospite nella sua trasmissione, Che sarà, ma che la dirigenza ha vietato ciò, è scoppiato il caos. In tanti stanno denunciando la censura che ultimamente accade spesso in Rai. Così Saviano ha preso la palla al balzo per sottolineare che anche lui è stato vittima di questi atteggiamenti.
L’anno scorso, improvvisamente, Insider, il suo programma che parla di attualità e mafia, è stato cancellato. Nonostante ci fossero già 4 puntate registrate e pronte per essere mandate in onda. Il motivo sono state delle parole dette dallo scrittore contro Matteo Salvini. Infatti in quell’occasione lo aveva definito “Ministro della Mala Vita“.
Poco dopo la notizia della cancellazione. Ciò aveva fatto infuriare Saviano. Ora il giornalista è tornato a parlare del caso, sottolineandone le similitudini con ciò che sta accadendo ora. Roberto ha voluto sottolineare come non bisogna stupirsi perché la stessa identica cosa è accaduta anche a lui.
Ma tra i due casi c’è una differenza. Mentre per questa storia è scoppiato il caos ed è diventato un caso nazionale, per lui è stato diverso. Infatti quando è stato cancellato Insider non si è parlato di censura. E molti hanno minimizzato la situazione, limitandola al suo caso.
Saviano ha voluto sottolineare come invece anche questo è stato l’ennesimo esempio di come spesso in Rai la libertà di espressione non c’è. Lui si stupisce di come ancora molte persone continuino a guardare, a volerci lavorare o andare come ospiti. La situazione è molto complessa, ma non si esclude che nelle prossime ore potrebbero parlare altri presentatori che non hanno mai avuto il coraggio. La Bortone ha sollevato un problema che in realtà ha radici più profonde.
Il caso Scurati
Questa mattina Serena Bortone ha annunciato che aveva invitato lo scrittore nella sua trasmissione per la festa del 25 aprile. Purtroppo il suo monologo non è piaciuto ai vertici e per questo è stato deciso di annullare la sua ospitata.
Si tratta di un caso di censura. Infatti nel testo oltre che fare un excursus storico del fascismo, Scurati avrebbe fatto dei parallelismi con il governo attuale. Nonostante Paolo Corsini, direttore di Rai Approfondimenti, ha negato che le motivazioni siano queste, ci sono prove che dimostrano tutt’altro.
Infatti ora è stata resa pubblica la pec dove viene chiesto esplicitamente di non far partecipare lo scrittore “per motivi editoriali“. Ma il fatto non stupisce troppo, dato che non è il primo caso questo e Saviano ne è la dimostrazione.