Intervistato al Corriere, Corrado Augias ha annunciato il suo addio alla Rai. Lo scrittore, saggista e conduttore passa infatti a La7, dove condurrà un nuovo programma in prima serata. Nel corso dell’intervista, Augias ha spiegato il motivo per cui ha scelto di lasciare Viale Mazzini, ma ha anche svelato alcuni dettagli relativi alla nuova trasmissione.
Corrado Augias lascia la Rai e approda a La7: il motivo
“La Rai è la mia vita, è la mia casa. Non la lascerò mai” aveva scritto Corrado Augias tempo prima. il conduttore ora passa a La7, dove a partire da lunedì 4 dicembre condurrà La torre di Babele, un programma settimanale in prima serata, dopo Otto e Mezzo di Lilli Gruber. Ecco quindi che Augias ha approfondito alcuni aspetti della sua nuova trasmissione: “Ci sarà uno spirito guida, un ospite ad alto livello, a cominciare da Alessandro Barbero, e alla fine un personaggio a sorpresa, per tirare le somme“.
Corrado Augias entrò in Rai nel lontano 1960. Una delle ultime trasmissioni da lui condotte è Rebus, su Rai 3. Ora l’addio, dopo 63 anni. Su La7, ha spiegato il conduttore, parlerà di cultura. Ecco quindi che Augias ha confessato per quale motivo, dopo tanti anni in Rai, ha scelto di lasciare: “Nessuno mi ha cacciato, ma nessuno mi ha trattenuto. A 88 anni e mezzo devo lavorare in posti e con persone che mi piacciono; e questa Rai non mi piace“. Augias ha quindi motivato questo suo parere: “Non amo l’improvvisazione. E in Rai oggi vedo troppa improvvisazione, oltre a troppi favoritismi. La tv è un medium delicatissimo. Deve suscitare simpatia, nel senso alto dell’espressione“.
Addio Augias alla Rai: il commento di Fiorello
La notizia dell’addio di Augias alla Rai non è di certo passata inosservata, tanto che anche Fiorello, in occasione della prima puntata di Viva Rai 2, ha espresso un commento a riguardo, sempre con quell’ironia che lo contraddistingue: “Su La7 ormai c’è solo cultura. Se n’è andato anche Augias, stanno tutti lì. Augias, Gramellini, Barbero, Cazzullo. Appena metti su La7 ti arriva una laurea a casa. Tutta l’ignoranza sta rimanendo in Rai. Siamo l’ignoranza artificiale“.
Proietti, Moravia, la politica: gli altri temi dell’intervista di Augias
Tanti sono stato gli argomenti toccati da Corrado Augias all’interno dell’intervista: le memorie della seconda guerra mondiale, gli inizi in televisione, fino ad arrivare alla vita privata. Il conduttore ha speso due parole anche per raccontare personalità importanti del mondo della cultura e dello spettacolo, che ha avuto modo di conoscere. Tra questi, ad esempio, c’è Gigi Proietti: “Abbiamo lavorato insieme da ragazzi. Un superattore. Come Gassman, un tragico in cui quel genio di Monicelli video il comico. Anche Proietti sapeva fare tutto, da Shakespeare alla chitarra. Il che non è sempre positivo: un attore deve avere il suo profilo, deve essere preciso“.
Altra personalità di cui Corrado Augias ha parlato è stata quella di Alberto Moravia: “Sulfureo, irruento, bruscamente affettuoso. Ti scuoteva la spalla, sembrava cercare il figlio che non aveva avuto“. Spazio poi ad un veloce commento su alcune personalità della politica, in primis la premier Giorgia Meloni, che Augias ha definito “intelligente e prigioniera“. Il conduttore, in seguito, ha aggiunto: “Credo che lei vorrebbe davvero costruire un partito conservatore, ma non le riesce, per colpa dei camerati che la bloccano con cento impacci. Per Giorgia non ho una simpatia politica, ma ho una simpatia umana. Ha un cattivo carattere, che l’ha aiutata ad arrivare fin lì, ma ora rischia di perderla. Dovrebbe reprimerlo“.
Augias ha poi espresso un commento su altre importanti figure politiche del presente e del passato, come Elly Schlein, ma anche Craxi, Berlinguer e Silvio Berlusconi. Su quest’ultimo, in particolare, Augias ha detto: “L’ho detestato. L’Italia non aveva certo bisogno del suo cattivo esempio“.