Reazione a Catena 2022, dopo 143 puntate stagionali, chiuderà i battenti domenica 30 ottobre. Marco Liorni sorride e non potrebbe fare altrimenti: il quiz show, anche in questa edizione, ha raccolto dati di ascolto strepitosi, battendo costantemente e ampiamente la concorrenza di Caduta Libera in onda su Canale Cinque. Non solo: in più occasioni, quando lo share ha sfiorato il 30%, la trasmissione è risultata la più vista dell’intero palinsesto generalista. Soddisfazione alle stelle. Intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni, Liorni ha parlato di questo e molto altro, come ad esempio delle scene tagliate e mai andate in onda. Si è anche pronunciato su alcune polemiche che si sono sollevate sui social. In svariate occasioni il pubblico se l’è presa con gli autori, ritenendo alcune soluzioni troppo ‘tirate’.
“Mi diverto come un pazzo”, ha sottolineato, in primis, il conduttore, spiegando che lavora con un gruppo affiatato in cui domina la leggerezza e la voglia di fare bene senza tensioni. Capitolo concorrenti: inevitabile che in un quiz show ci siano degli ‘scivoloni’. Liorni, però, non infierisce mai. Questione di rispetto: “Qualche volta mi sono frenato, alcuni fanno ridere ma non è carino umiliarli”. Una delle gaffe più ‘rumorose’ di questa edizione è stata quando un concorrente, in merito alla Spedizione dei Mille, ha fatto il nome di Napoleone Bonaparte. “Lì mi sono immedesimato nel concorrente. Per una cosa del genere, nel mondo social, la paghi, ti prendono in giro”, ha sottolineato il presentatore.
In fase di montaggio alcune scene vengono tagliate. Liorni ha raccontato un aneddoto spassoso a tal proposito: “In una puntata è capitato che nella parola ‘foga’ si sbagliasse una vocale e lì, oltre a tagliare la scena, abbiamo aspettato che i concorrenti, il pubblico e noi smettessimo di ridere”. Tv Sorrisi e Canzoni ha poi trattato il tema delle polemiche scatenatesi sulle piattaforme web. Una riguarda i cosiddetti “ganci” tra parole. Una puntata sì e l’altra pure, su Twitter, centinaia di fan protestano, ora ritenendo le soluzioni troppo difficili, ora troppo facili. Liorni ha risposto così alla questione:
“I “Ganci” sono tutti verificati, gli autori fanno controlli incrociati con enciclopedie, dizionari, manuali e altri mezzi; è chiaro che alcuni sono difficili ma è anche questione di fortuna o se il concorrente conosce o meno certi modi di dire e certi riferimenti”.
Altra questione su cui spesso piovono mugugni è il gioco finale. In più frangenti è capitato che una fetta di pubblico si riversasse sui social e desse del ‘raccomandato’ a qualche trio, sostenendo che alcuni termini fossero troppo facili da indovinare. Anche in questo caso Liorni ha la risposta pronta: “Mi fa sorridere. C’è un notaio che ha già tutto scritto prima della puntata, nessuno si può avvantaggiare. Del resto ci sono in palio soldi pubblici e bisogna essere attenti”. Insomma, a Reazione a Catena non c’è alcun raccomandato, casomai c’è qualcuno più fortunato e qualcuno più sfortunato. E soprattutto c’è chi è più bravo di altri. Tutto qui!