Red Canzian parla per la prima volta apertamente e dettagliatamente dei gravi problemi di salute che lo hanno colpito qualche settimana fa, quando da un giorno all’altro si è ritrovato in una stanza di ospedale per poi essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Oggi, l’ex Pooh è ancora al Ca’ Foncello di Treviso, sotto cura, e sta combattendo dopo l’operazione che è stata necessaria per via di un’infezione cardiaca. Lo ha raggiunto il Corriere della Sera, a cui il musicista ha raccontato cosa è accaduto e come sta oggi.
Al quotidiano di via Solferino ha spiegato che lo attendono almeno ancora quattro settimane di ricovero “per una cura antibiotica e fisioterapia”. “Il chirurgo – ha aggiunto – ha fatto pulizia sul cuore e dintorni e sembra che me la caverò”. Canzian ha sottolineato che i problemi si sono manifestati in modo repentino: “La cosa è esplosa senza alcuna avvisaglia. Una mattina non riuscivo ad alzarmi da letto. Ho provato a camminare e sono caduto. Una cosa orribile”.
In questi giorni difficili sta meditando molto: “Mi sono chiesto: ma che altro può succedere? E la vita vissuta mi passa davanti. Penso a mio padre Giovanni che dall’aldilà mi sta dando una grossa mano costringendo tutto il paradiso a pregare per me. Fu lui a comperarmi a rate per 5 mila lire la prima chitarra quando avevo 13 anni”.
Inevitabile che la paura abbia bussato alla sua porta. Ne “ho tanta – ha confidato -. Ho capito subito che avevo un problema grave. Ho capito che potevo anche morire. E adesso faccio già piani per il futuro”.
Red Canzian: le parole sugli ex amori e l’annus horribilis dei Pooh
Con il Corsera Canzian ha anche fatto una sintesi della sua vita sentimentale che è stata intensa. Red si è sposato due volte. La prima con la cantante Delia Gualtiero, dalla quale ha avuto una “figlia meravigliosa, Chiara”. La seconda con Beatrice: “Lei è il mio punto di riferimento, facciamo e condividiamo tutto, compresa la produzione di Casanova. Bea inoltre, ha portato “in dote“ un ragazzo splendido e un musicista sensibile, Phil”.
Non sono mancate nemmeno relazioni più fugaci, anche se l’ex Pooh ha tenuto a rimarcare che non è il “tipo da una botta e via”. “Ho avuto delle storie anche brevi ma belle – ha raccontato -. Con tutte le ex c’è stato affetto e poi amicizia. Siamo in ottimi rapporti. Anche per questo ho voluto inventare un musical per riscattare la figura di Casanova”.
Sono tempi difficili, soprattutto per i Pooh. Per l’ex band è stato un annus horribilis, a partire dalla scomparsa improvvisa del batterista Stefano D’orazio, a cui ha fatto seguito, a settembre, la morte di Paola Toeschi (moglie di Dodi Battaglia), deceduta per un tumore al cervello a soli 51 anni. In cotanto dolore, quando a Red Canzan gli si chiede dove trova la forza di andare avanti, risponde così:
“Nella solidarietà e le telefonate dei colleghi, le premure di chi mi cura. L’essere vivo e lucido. Ma il dolore per alla perdita di Stefano non passa. Anche quando litigavamo c’era sempre una forma di rispetto. Mi manca il suo sorriso. Lui era in grado di cambiare in meglio una giornata”.
Spazio poi ai ricordi di ‘palco’. Il periodo più memorabile, ha spiegato sempre il chitarrista, fu l’inizio, quello del successo, che travolse i Pooh in modo oceanico, portandoli in breve tempo da gruppo da ‘balere’ a riempire gli stadi. Il musicista lo ricorda in maniera dolce, ancor di più rispetto al trionfo a Sanremo. Quando infatti gli si domanda quale sia il momento più bello che ricorda, replica: “Quando abbiamo vinto nel ‘90 il Festival di Sanremo. No, anzi: quando nel giro di due anni passammo dalle balere agli stadi”.