Il “Paziente Zero” si è vaccinato. Tramite una foto postata sui suoi profili social, Renato Zero ha reso noto di essersi fatto inoculare il siero anti Covid. Lo scatto divulgato su Facebook immortala il cantante 70enne proprio mentre riceva la puntura. In testa un berretto nero di lana e, naturalmente, sulla bocca e sul naso la mascherina.
“Il paziente Zero vuole cantare per voi ancora per tanto tempo! E che voi, possiate venire ad ascoltarmi per tanto tanto tempo ancora. Viva il vaccino! Viva la vita!”. Così l’artista romano ha fatto sapere di aver provveduto ad immunizzarsi. Un messaggio che ne sottende altri, in un periodo particolare. Vale a dire che Zero, con il suo solito stile leggiadro e originale, privo di moralismo, ha voluto dire che il vaccino è l’unica ‘arma’ che si può adottare in questo momento per tornare ad una vita normale.
Da sabato 20 marzo 2021 la prenotazione on line della vaccinazione è stata estesa nel Lazio anche alle età 70-71 anni (i nati nel 1950-1951). E Zero rientra proprio in tale fascia, essendo venuto alla luce il 30 settembre del 1950, nella Capitale, sotto il segno della Bilancia.
Il gesto assume ancor più rilevanza se si considera che da sempre Renato è assai geloso della sua privacy e non incline a far sapere i fatti propri pubblicamente. In questo caso ha fatto un’eccezione, evidentemente spinto dal ragionamento che una sua condivisione pubblica della vaccinazione possa sensibilizzare maggiormente sul tema. Tema che continua ad essere dibattuto e discusso. E infatti, non appena Zero ha pubblicato il suddetto post, sono piovuti migliaia di commenti.
https://www.facebook.com/renatozero/posts/4162935357052119
Molti hanno salutato il loro beniamino, felici che abbia potuto ricevere il vaccino e speranzosi che presto, tramite la campagna vaccinale, tutti possano riprendere a condurre una vita normale, come quella pre-Covid. Altri, pur non attaccando il cantante, hanno dichiarato che la volontà di vaccinarsi o meno è una scelta personale che non deve essere motivo di biasimo o critica.
Sulla questione dell’obbligatorietà dell’inoculazione del siero se ne dibatte da settimane anche a livello governativo. Per il momento non c’è l’intenzione di rendere il vaccino obbligatorio. Tuttavia il ministro della Salute Roberto Speranza non ha escluso che, laddove ci saranno molti casi di rifiuto, più in là, si possa anche pensare ad una norma ad hoc relativa all’obbligo di vaccinarsi.