Renzo Arbore e il ricordo di Luciano De Crescenzo: le parole poco prima di entrare nella camera ardente
Il 18 luglio 2019 si è spento all’età di novanta anni Luciano De Crescenzo, il celebre scrittore, attore, regista e presentatore napoletano. Renzo Arbore, amico da sempre di Luciano, ha condiviso con lui un pezzo di vita, sia professionale che privato, lungo circa cinquanta anni. A poche ore dalla morte, Arbore ha trovato la forza di parlare e poco prima di entrare nella camera ardente ha rilasciato un’intervista al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni (oggi in edicola) in cui ricorda con bellissime parole il caro amico scomparso e che è stato tumulato nel cimitero di Furore, una delle perle della Costiera Amalfitana. Arbore ha raccontato di come si sono conosciuti e di come, nonostante i tantissimi anni di conoscenza, non abbiamo mai avuto un litigio tra di loro. Così rivela anche che l’amico spesso è stato sottovalutato, ma che in realtà aveva delle doti straordinarie come la bontà.
Luciano De Crescenzo, Renzo Arbore lo ricorda così: “Non abbiamo mai litigato in tutta la nostra vita”
Renzo Arbore racconta di aver conosciuto Luciano De Crescenzo agli inizi degli anni ’70: “Era un tipo eccezionale, il più bell’uomo di Napoli: atletico, biondo e con gli occhi azzurri, appassionato di sport, socio dei circoli più prestigiosi. E poi era laureato in ingegneria. Andammo subito d’accordo”. I due ai tempi divisero anche una ragazza. La donna li frequentava entrambi a loro insaputa e per questo decisero poi di mollarla. Una “storiella curiosa e di poca importanza” che non ha minimamente scalfito il loro grande rapporto: “Con Luciano non abbiamo mai litigato in tutta la nostra vita. Preferivamo impiegare il tempo a ridere, scherzare, confrontarci su tutto, farci venire idee, coinvolgere altre teste pensanti che ci potessero stimolare nei nostri processi creatici”.
Renzo Arbore su Luciano De Crescenzo: “Non ha mai parlato male di nessuno”
Arbore rivela che nel suo ambiente in molti lo sottovalutavano. Nonostante ciò De Cresenzo non ha mai parlato male di nessuno. Così rivela quale fosse la sua più grande dote: “La bontà vera, non di maniera. Luciano non ha mai parlato male di nessuno, nonostante tanti nel suo ambiente lo sottovalutassero, in certi casi lo considerassero di serie B, quando invece era un vero intellettuale, esponente di una generazione straordinaria”. E poi aggiunge: “Di lui mi ha sempre colpito la sua capacità di eccellere in tanti campi diversi”.