Il primo episodio della puntata di ieri sera, 17 ottobre 2012, della fiction “Ris Roma 3 – Delitti Imperfetti“, dal titolo “Il caso Sasso“, inizia riproponendo la morte di Giordana (Greta Scarano), avvelenata in carcere da Mario Pugliese (Marco Basile) detto “Il Lupo“, grazie alla crudele complicità dell’avvocato Anita Cescon (Serena Rossi), compagna di Pugliese. In seguito, in merito alla triste fine dell’unica ex componente femminile della banda, la sorella Eleonora è disperata, e l’amore di Bartolomeo Dossena (Marco Rossetti) che tutti chiamano “Bart“, non basta ad alleviare le sue pene. Il capo della squadra dei Ris, Lucia Brancato (Euridice Axen), incassa il terribile colpo e va avanti per la sua strada, determinata ad arrestare il folle delinquente. Intanto, il tenente Fabrizio Sasso (Giuseppe Loconsole) rimane coinvolto in un brutto caso di omicidio, presumibilmente per legittima difesa, ai danni di un giovane spacciatore. Secondo la dinamica dei fatti e la versione di Sasso, il ragazzo sarebbe deceduto perché in possesso di un’arma, che lo stesso avrebbe puntato contro il tenente con la chiara intenzione di ucciderlo. Il pubblico ufficiale avrebbe sparato soltanto per non morire a sua volta, ma sfortunatamente la pistola del malvivente non si trova, e la posizione di Sasso finisce per aggravarsi. Alle indagini partecipa un nuovo personaggio, il capitano dei carabinieri Beatrice Melandri (Chiara Conti), che fin dall’inizio sembra credere alla colpevolezza del tenente. Successivamente, “Il Lupo” ha modo di presentare la Cescon ai suoi compari, regalandole una nuova maschera, quella del pavone, accogliendola ufficialmente nella banda.
Per quanto riguarda il conflitto a fuoco che ha coinvolto Sasso, viene interrogata Sara, la sua fidanzata, che però non ricordandosi bene di ciò che è davvero successo, non riesce a discolparlo, affermando di aver sentito un solo sparo e non due come asserisce il tenente. Al Ris non resta quindi che ritrovare il proiettile vagante, anche se sbrogliare il bandolo della matassa non è semplice. Nel frattempo, ricompare Terracciano (Massimo De Santis), il giornalista che si è sempre occupato della banda del Lupo, e che adesso ha deciso di scrivere un libro in loro onore. Nel caso Sasso, Daniele Ghirelli (Fabio Troiano) e Orlando Serra (Simone Gandolfo) riescono a rinvenire il proiettile ma non l’arma che ha sparato, e le indagini ripartono da zero. La soluzione però è a portata di mano, e infatti ad uccidere lo spacciatore è stato un dj, che aveva dei conti in sospeso con lui per questioni di droga. Più tardi, Terracciano si presenta dalla Brancato per un’intervista sulle ultime indiscrezioni concernenti “Il Lupo“, e la donna accondiscende non prima però di affiancare alla scorta del giornalista, il valido tenente Emiliano Cecchi (Primo Reggiani), con il preciso scopo di proteggere il reporter. Le cose però non vanno come previsto, e nonostante tutti i controlli effettuati, Terracciano viene pugnalato a morte dal Lupo. Si pensa subito a un infiltrato di Pugliese all’interno della scorta, non tralasciando alcun particolare, compreso quello di far ricadere i sospetti pure su Cecchi. Il primo episodio termina con Orlando e il prof. Stefano Greco (Alberto Rossi), che giungono alla conclusione che “Il Lupo” e la banda si stanno vendicando di chi si è messo sulla loro strada.
Il secondo episodio s’intitola invece “Un pesce di nome Palla“. I Ris devono investigare su una strana morte avvenuta in un ristorante. La vittima è lo chef Bettelli, soffocato mentre cucinava, a causa di una potente dose di veleno. Il corpo del reato sembra essere un pesce molto pregiato, il “pesce palla“, cibo considerato afrodisiaco, che l’uomo avrebbe ingerito, ma a quanto pare non risulta. Sul caso di Terracciano, viene interrogato il capo della scorta, il tenente Rebesco, decisamente sospetto, che cede alle pressanti domande della squadra, confessando di aver rivelato a due suoi amici, Leandro Ruta e Stefano Gabrielli, che proprio quella sera, quella del delitto, sarebbe andato a cena con il giornalista. Intanto, si viene a scoprire che Bettelli soffriva di gastrite, e prendeva il medicinale omeopatico “Remediol“, allungato poi per assassinarlo con tetradotossina.
In seguito, Ruta si rivela la talpa del Lupo, e prova a ricattarlo chiedendogli 50 mila euro, per tenere la bocca chiusa con la polizia, ma Pugliese non ci pensa neanche lontanamente a darglieli, progettando invece di eliminarlo. Nel frattempo, viene risolto l’omicidio di Bettelli. L’assassino altri non è che la compagna di uno chef rivale. I due si rivelano complici del fatto, perché il defunto aveva contribuito a rovinarli, chiudendo il loro locale e facendoli cadere in miseria. Il secondo episodio termina con Ruta che viene ucciso dal Lupo, prima che potesse imbarcarsi su un traghetto per la Corsica, e con Bart ed Emiliano che s’introducono nel covo della banda. Ne scaturisce così un conflitto a fuoco, dove a rimetterci è Bartolomeo Dossena, che resta gravemente ferito. Al prossimo appuntamento con la fiction “Ris Roma 3 – Delitti Imperfetti“, previsto per mercoledì 24 ottobre 2012, ore 21.10, Canale 5.