Si fa sempre più probabile l’ipotesi clamorosa che la banda di malviventi che ha sequestrato per 40 minuti Roberto Baggio e alcuni suoi familiari, per poi procedere a rubare ciò che c’era nella villa, non sapeva di essere nella casa di un mito del calcio. A riferire i dettagli relativi alle indagini è il Corriere della Sera che ha consultato fonti investigative che hanno fornito un racconto alquanto sorprendente, a tratti surreale, di quel che potrebbe essere avvenuto la sera del 20 giugno, quella della rapina.
Ora è caccia ai banditi che, nel mettere a segno il colpo, sono stati avvantaggiati dal fatto che le telecamere della casa di Baggio erano fuori uso dal mese scorso a causa di un violento nubifragio abbattutosi su Altavilla Vicentina, paese in cui dimora l’ex calciatore. Chi indaga, però, sta passando al setaccio le immagini registrate dalle telecamere presenti in zona, sia quelle pubbliche sia quelle di altre abitazioni private, da cui potrebbero emergere importanti indizi. Per quel che riguarda il furto, colpisce che i malviventi si siano disinteressati totalmente dei preziosi e prestigiosi trofei di Baggio, tenuti dal campione in una stanza della sua dimora (il Pallone d’Oro vinto nel 1993 si trova invece in una cassetta di sicurezza di una banca di fiducia).
Dunque davvero i ladri non sapevano che stavano rapinando Baggio? “È un’ipotesi che non si può escludere – spiegano gli inquirenti -. Perché dalla dinamica dei fatti non emerge alcun interesse da parte loro per tutto quello che potrebbe aver vinto e accumulato Baggio in quanto campione“. In effetti i malviventi avrebbero potuto provare a cercare il Pallone d’Oro (che però, come poc’anzi spiegato non era in casa) e altri trofei, assieme alle maglie storiche indossate da Baggio che hanno un alto valore anche a livello economico. E invece di tutto ciò se ne sono infischiati.
Il loro obbiettivo era la cassaforte, ma Baggio, in casa sua, non ce l’ha. Così la banda ha razziato ciò che ha trovato, vale a dire un paio di orologi, qualche gioiello e dei soldi contanti che avevano indosso e in tasca le vittime della rapina. Il Corriere della Sera parla di un “magrissimo bottino”. A quanto pare i banditi credevano di trafugare una fortuna, invece si sono ritrovati a rubare poco rispetto alle loro aspettative.
C’è poi una suggestiva ricostruzione degli amanti del calcio, ma è bene specificare che questa è un elemento poco utile per le indagini. Il ragionamento di alcuni è che se i ladri avessero saputo che stavano rubando a Baggio, non avrebbero colpito l’ex calciatore in testa con il calcio della pistola in segno di rispetto. Il ‘Divin Codino’ nel trovarsi davanti i malviventi ha provato ad affrontarli, ricevendo in risposta un colpo al capo. Fortunatamente, nulla di grave: se l’è cavata con dei punti di sutura.