Roberto Bolle si ritirerà presto dalle scene. Non si tratta di un’indiscrezione filtrata da dubbie fonti, ma di un annuncio vero e proprio fatto in prima persone dallo stesso ballerino. Intervistato da Sky Tg24, il danzatore ha chiarito quali sono i suoi progetti futuri professionali, sottolineando che a breve andrà in pensione. Le sue parole lasciano spazio a pochi dubbi sulla decisione: Bolle ha fatto notare che chi svolge la sua professione archivia la carriera a 47 anni, rimarcando che ora lui ne ha 45. Il che significa che si ritirerà tra circa un anno e mezzo.
“I ballerini vanno in pensione a 47 anni. Io ne ho 45, quindi sto per andare in pensione, andrò in pensione ad aprile 2022″. Così Roberto ai microfoni di Sky. Inoltre ha aggiunto che capisce che nell’opinione pubblica può sembrare strano che una persona si ritiri in così giovane età; dall’altro lato ha fatto notare che “come età umana si è giovani, ma come età tersicorea in realtà non si è più così giovani”.
Lo stop alla danza, però, non preclude a Bolle di proseguire nei suoi impegni televisivi. Finora non si sbilancia, ma il largo successo riscontrato nelle sue apparizioni potrebbe condurlo a riservare maggior tempo a spettacoli e a iniziative sul piccolo schermo.
Cosa già certa la sua presenza da protagonista a Danza con me, show di Capodanno previsto per il prime time di Rai Uno nel primo giorno del 2021. Tra gli ospiti ci sarà Vasco Rossi, come annunciato pochi giorni fa dallo stesso ballerino.
Roberto Bolle, personalità tra i più influenti e noti del panorama culturale italiano
Roberto Bolle è una delle personalità più note e talentuose della cultura e dello spettacolo del Bel Paese. Primo ballerino della storia ad essere Étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York, ha dato una spinta senza precedenti alla danza classica. Bolle è stato in grado, esempio rarissimo, di far conoscere e apprezzare la disciplina a una larghissima fetta di pubblico.
Roberto Bolle, pandemia e settore spettacolo: “Situazioni drammatiche”
Il danzatore ha anche speso parole per il settore dello spettacolo, tra i più colpiti dalla pandemia. Nessuno è stato escluso dalla crisi che naturalmente ha avuto risvolti peggiori per gli addetti ai lavori.
“Tante famiglie vivono di questo. Sono migliaia di persone in situazioni veramente drammatiche, tanti spettacoli sono cancellati per mesi, non è una situazione a breve termine, ma a lungo termine. Nella danza in questo momento la parte del contatto fisico è quella che manca”. Per tutti, ma per un ballerino ancora di più. Siamo abituati ad avere una fisicità molto importante. Dover rinunciare a questa parte, limitarla al massimo, è necessario ma altrettanto difficile”.