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Salvo Sottile, oggi volto importante del piccolo schermo, mosse i primi passi in questo settore con il Tg5, nel ruolo di informatore dalla Sicilia. Era il 1992, anno in cui, sull’isola, accaddero alcuni eventi di rilevanza storica, come le stragi di Capaci e via D’Amelio. “In pochi mesi capitò in Sicilia quello che non era mai successo in dieci anni” ha raccontato il conduttore in un’intervista per il Corriere.

Salvo Sottile: il ritorno a Mediaset e la pace con Sciarelli

Quando iniziò la carriera televisiva, Salvo Sottile era ancora molto giovane. Il conduttore televisivo si trovò, allora, a confrontarsi con gente che aveva trenta o quarant’anni più di lui: “Non mi prendevano sul serio. Quella diffidenza, comunque, l’ho spesso sperimentata nel corso degli anni“. Quando gli è stato chiesto di approfondire il significato di queste parole, Sottile ha spiegato: “Quando sono andato via da Mediaset, ho avvertito che c’era un pregiudizio su di me, perché aver lavorato per Berlusconi significava per molti essergli amico“.

Sul defunto fondatore di Mediaset, Salvo Sottile ha voluto spendere due parole, raccontando una sua peculiarità: “Cercava sempre di fare spogliatoio. Faceva sentire tutti importanti: dall’ultimo ragazzino di Palermo, che ero io, al direttore“. Il conduttore, ad ogni modo, non ha rinnegato gli anni vissuti a Mediaset: “Sono stati assolutamente formativi” ha spiegato.

Sull’emittente, infatti, Sottile condusse un importante programma: Quarto Grado, su Rete 4. “Prima la cronaca era solo appannaggio di Federica Sciarelli, così io mi sono vestito il programma addosso” ha spiegato. “Sembrava dovessero chiudere il programma dopo tre puntate perché non andava benissimo, ma poi iniziò a crescere fino a fare il 17%” ha continuato. Non sarebbe da escludere, inoltre, un possibile ritorno a Mediaset: “Con il progetto giusto perché no?“.

L’arrivo in Rai di Salvo Sottile fu caratterizzato da una certa freddezza con Federica Sciarelli: “Ero quello della concorrenza” ha spiegato. Il conduttore, però, è riuscito a distendere i rapporti con una mossa a sorpresa: “Le ho mandato una pianta e lei mi ha detto grazie: abbiamo siglato questa pace botanica“.

Le esperienze con Mi manda RaiTre e I fatti vostri

Se con Sciarelli i rapporti sono pacifici, non si può dire lo stesso con Franco Di Mare. Con l’arrivo di quest’ultimo alla direzione di Rai 3, Sottile venne rimosso dalla conduzione di Mi manda RaiTre dopo quattro stagioni: “Con lui mi sono ritrovato senza un lavoro” ha spiegato. “Pretendeva anche che non andassi ospite da nessuno, chiamava tutti dicendo di non invitarmi. L’unico a non farsi intimidire fu Guardì” ha continuato.

Fu proprio Michele Guardì, insieme a Giovanna Flora, a chiamarlo alla guida de I fatti vostri, dove subentrò a Giancarlo Magalli: “Un programma difficile da condurre, con molti registri, che insieme abbiamo cercato di modernizzare, penso riuscendoci“. All’interno dell’intervista, Sottile ha espresso la sua gratitudine per Guardì.

Tra le altre persone a cui dire grazie, Salvo Sottile ha fatto i nomi di Enrico Mentana e Lamberto Sposini, due figure chiave agli inizi della carriera. Quest’ultimo, in particolare, è stato come un padre per il conduttore televisivo, soprattutto agli inizi della sua carriera. Elogi anche per Mentana, dove ha espresso ammirazione per la sua velocità di pensiero e la capacità di non stancarsi. Fu lui, ha spiegato Sottile, a dargli un’opportunità: “Negli anni abbiamo anche discusso, ma ogni volta che lo vedo rimane in me una sorta di soggezione, anche oggi” ha confessato.

Luca Fabbri

Nato nel 1999, vive a Roma. Laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza con una tesi sulla fiction Rai, è specializzato in video – editing e sceneggiatura. Negli anni ha coltivato altri interessi come l’editoria online, la grafica e la regia. Curiosità e senso del dovere sono il binomio che più lo contraddistingue.

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